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Non discussi 2 emendamenti di Dina Carinci e Marco Gallo al bilancio di previsione 2020

I nostri consiglieri comunali Dina Carinci e Marco Gallo hanno abbandonato l’aula dopo aver appreso che i loro emendamenti al bilancio di previsione 2020 non sarebbero stati discussi. Invero, non sono stati sottoposti nemmeno al vaglio del Collegio dei Revisori dei Conti

 

Il primo emendamento riguardava l’addizionale Irpef, attualmente posizionata allo 0,8% uguale per tutti, dove proponevamo una fascia di esenzione per i redditi pari o inferiori agli 8000 euro.

Il Dirigente Toma, in merito, ha dato parere sull’errato presupposto che il limite di 8000 euro sarebbe inutile in quanto già compreso in una non meglio specificata no-tax area. Senza entrare nei dettagli tecnici basterebbe consultare le tabelle su internet per verificare che centinaia di Comuni applicano l’esenzione per redditi compresi tra 5000 e 8000 euro. Resta poi il fatto che se il beneficio derivante dall’emendamento fosse stato inferiore al previsto o del tutto inutile, come sostenuto dal Dr. Toma, il mancato incasso da parte del Comune sarebbe stato minimo e comunque certamente bilanciato dalle coperture indicate.

Il secondo emendamento chiedeva l’inserimento di un progetto di consolidamento e messa in sicurezza degli argini del torrente Maltempo per un importo di 100.000 euro da ottenere nel contesto dei finanziamenti regionali per la riduzione del rischio idrogeologico.

Anche in questo caso il Dirigente ha espresso parere negativo in quanto non si disponeva di un progetto di massima e di una fonte di finanziamento certa. Se questo criterio fosse adottato rigorosamente almeno la metà del Piano triennale delle opere pubbliche sarebbe da cancellare dal bilancio. Non possiamo che restare interdetti di fronte ad un dirigente che ritiene corretto inserire nella lista degli investimenti la ristrutturazione dell’Asilo della Penna (dove sono i 2.600.000 euro previsti? dov’è il progetto?) per esprimere invece parere negativo su un ben più modesto e facilmente finanziabile progetto del torrente Maltempo.

Ricordiamo che il torrente Maltempo era stato oggetto di una nostra interrogazione a settembre 2019 e che, in quell’occasione, l’assessore Cianci rispose che il progetto poteva essere finanziato intercettando finanziamenti regionali per il dissesto idrogeologico. Cosa è stato fatto da allora ad oggi? Evidentemente nulla. Nel frattempo a gennaio 2020 la Regione ha fornito l’elenco dei fondi rischio idrogeologico di cui al decreto ministeriale 30 dicembre 2019. Sono stati messi a disposizione 33.775.000 euro ma stranamente Vasto non figura nell’elenco dei Comuni beneficiari.

Sulla base di queste premesse, non essendo il parere del dirigente vincolante, eravamo convinti che gli emendamenti sarebbero stati discussi in consiglio, ma ciò non è accaduto per responsabilità del Sindaco e, ci duole dirlo, anche del Presidente del Consiglio comunale.

Questa maggioranza si conferma come non ricettiva dei più elementari principi di equità fiscale, incapace nel risolvere i problemi reali dei cittadini e scorretta dal punto di vista istituzionale, dove il gioco preferito è quello di nascondersi all’ombra del dirigente di turno.

M5S Vasto