VIA VERDE, LE NOSTRE PERPLESSITA'
Desta contrarietà e perplessità il metodo e i contenuti del regolamento della VIA VERDE che la Provincia di Chieti si appresta ad approvare.
Quanto al metodo registriamo un’assenza di trasparenza, condivisione e rispetto delle tante componenti sociali sul tema.
Occorre avere un obiettivo condiviso e non può essere altro se non quello di preservare la bellezza come esercizio del diritto di godere tutti del patrimonio naturalistico nel presente e nel futuro.
La Via Verde doveva rappresentare l’infrastruttura principale del “parco” di cui si è parlato in questi anni e solo pensata in questo contesto “protetto” sarebbe il volano di sviluppo turistico per il nostro territorio del vastese.
In quest’ottica devono trovare spazio servizi, attività imprenditoriali possibili, sostenibili e minimamente impattanti: certo se la misura dell’intervento passa dai chioschi e manufatti in cemento lato mare, orribili anche se posti dall’altro lato, ogni considerazione risulta vana e qualsiasi riferimento all’ambiente sa di presa in giro!!
Al contrario, invece di accanirsi con il cemento e spianate lungo il percorso, bisognerebbe allargare l’orizzonte e pensare ad un progetto più ampio, perché chi percorre la via verde da cicloturista possa raggiungere in sicurezza il centro abitato ed anche i paesi dell’entroterra per godere di un ventaglio di offerte più ampio che comprende arte, enogastronomia e tradizioni. C’è uno sviluppo sostenibile che crea lavoro ed è buono, pulito e giusto ma soprattutto BELLO!
Alessandra Notaro
La Buona Stagione