Vasto - News

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I due consiglieri vastesi in Provincia chiariscano qual è stato il loro ruolo nella stesura del Regolamento di gestione della Via Verde.

Sul territorio vastese quasi ben 60.000 metri quadrati di zone di notevole pregio ecologico sotto attacco.
In riferimento alla bozza di Regolamento di gestione della Via Verde predisposto dalla Provincia di Chieti,

ci sono da chiarire alcuni importanti aspetti legati al territorio vastese.
Da documentazione in nostro possesso sappiamo che la Provincia di Chieti, il 30/09/2020, dunque oltre due mesi fa, ha provveduto a trasmettere ai Comuni interessati dalla Via Verde la bozza di Regolamento al fine di condividerne preventivamente i contenuti, le modalità e i meccanismi di gestione (nota n. 13375); inoltre, in data 06/11/2020, la Provincia ha invitato le stesse Amministrazioni comunali a partecipare alla riunione del 19/11/2020 per recepire i suggerimenti, le integrazioni e le correzioni al Regolamento avanzate dai vari Comuni della Costa dei Trabocchi – concedendo alle Amministrazioni tempo fino al 12/11/2020 per trasmettere tali indicazioni (nota n. 15667).
Nel frattempo la Provincia predisponeva e metteva conoscenza dei Comuni i tratti interessati dal Regolamento e, da questi, sempre dai documenti in nostro possesso, emerge che ben dieci aree sono ricadono all'interno del territorio vastese.
Due sono i consiglieri provinciali di Vasto, Vincenzo Sputore e Nicola Tiberio.
Viene dunque da chiedersi perché due consiglieri di Vasto, in Provincia, difronte ad un progetto così tanto importante e dirimente per il nostro territorio, non abbiano pensato di mettere al corrente la città di quanto stava avvenendo in Provincia, a maggior ragione se si consideri che Sputore ha la delega alla Via Verde.
Vogliamo infatti ricordare, come da cartografia che alleghiamo, che i tratti interessati nel territorio vastese sono tra quelli di maggior pregio naturalistico, come quelle due aree tra Vignola e La Canale e quelle quattro tra località Cungarelle e località Trave, che da sole contano circa 60.000 metri quadrati, ovvero ben sei ettari – quasi nove campi da calcio per intenderci – e su cui, stando alla bozza di Regolamento, potrebbero nascere impianti sportivi all’aria aperta, aree per ombreggi, aree per la ristorazione, aree di svago, piccole aree attrezzate, nonché parcheggi (due di queste sono infatti aree per la sosta addirittura lato mare).
S'immaginino dunque nove nuovi campi da calcio lungo la costa vastese, che dovrebbe invece fare sfoggio delle sue ricchezze naturalistiche, per fare posto ai servizi anzidetti: inammissibile, un intollerabile sfregio al nostro territorio.
Non possiamo inoltre tacere sul fatto che molte delle aree ricadenti sul territorio vastese, semmai il Regolamento venisse approvato, per essere usufruite necessiterebbero di tutta una rete di viabilità che inevitabilmente interesserebbe tratti di particolare pregio ecologico, nonché tratti su cui insistono gallerie.
Dov'è la tanto vantata tutela del territorio dei rappresentanti locali in Provincia? Com'è stato possibile tacere essendo a conoscenza, con tutta evidenza, di quello che la Provincia stava riservando per il loro territorio? Inoltre, quale ruolo hanno avuto i due consiglieri vastesi in Provincia nella stesura del Regolamento?
A queste domande i due suddetti consiglieri dovrebbero rispondere, in virtù del loro ruolo pubblico, per metterne a conoscenza l'intera cittadinanza.
Continuiamo comunque da parte nostra a rigettare in toto il Regolamento e insistiamo ancora sul richiedere la piena applicazione della Legge Regionale n. 5/2007 sul Sistema delle Aree Protette della Costa Teatina.
Ci permettiamo in ultimo di rispondere al presidente della Provincia di Chieti Mario Pupillo il quale insiste sul fatto che le aree interessate dal Regolamento non sono eccessive su 42 chilometri di Via Verde.
Falso: innanzitutto perché la maggior parte delle aree sono comprese tra il trabocco Punta Mucchiola e Fossacesia (ben trentatré), che vanno tutti ad aggiungersi a quelle pure esistenti zone urbanizzate, e dieci in poco più di 4 chilometri, tra il trabocco Grotta del Saraceno e località Trave – tutte in territorio vastese – e in secondo luogo perché quasi tutte le aree previste dal Regolamento, lo ribadiamo ancora, ricadono in zone di notevolissimo pregio naturalistico e ambientale.

Aree del Regolamento tra località Vignola e località La Canale
Aree del Regolamento tra località Cungarelle e località Trave

Forum Civico Ecologista

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