La Giunta comunale di Vasto, riunita il 10 dicembre 2020, assenti NON giustificati gli assessori Forte, Barisano e Bosco, proseguendo nel suo sconcertante piano di privatizzazione gestionale degli impianti sportivi, ha approvato il Capitolato di concessione del campo sportivo e della palestra che il Comune
aveva acquistato dai salesiani nel 2015, accollandosi un mutuo di un milione di euro.
Non meraviglia che le amministrazioni di centro-sinistra facciano “acquisti e…concessioni” proprio alla scadenza dei mandati, pronte a raccoglierne in breve tempo i risultati ma, in questo caso, crediamo sia stato superato il limite della decenza.
Anche per questa concessione, come per altre, la gara avrà un solo concorrente poiché il capitolato stabilisce che “la concessione è finalizzata a reperire apposito soggetto con comprovata esperienza professionale per attuare il progetto di inclusione, integrazione ed aggregazione tra coloro che sono presenti sul territorio comunale per lo SPRAR e la popolazione locale, al quale affidare la gestione del polo sportivo denominato “Ex Salesiani”.
Ci chiediamo quanti e quali potenziali concorrenti il Comune abbia identificato sul nostro territorio; noi ne abbiamo trovato solo uno.
Per il resto il Capitolato è in linea con gli evidenti difetti di trasparenza ormai cronici rilevabili in tutte le gare di Concessione del Comune di Vasto.
Il valore della concessione è stabilito per 5 anni in 20.000 euro, quindi 4.000 euro/anno, ma i calcoli relativi a questa stima non vengono pubblicizzati, ammesso che qualcuno li abbia fatti.
Il Concessionario non pagherà al Comune alcun canone, visto che l’impianto dovrà favorire l’integrazione sociale.
L’impianto dovrà restare a disposizione delle associazioni sportive e dei circoli che attualmente ne fanno uso ma, per disporre dei vari servizi sarà pagata una tariffa, camuffata sotto la voce rimborso spese, non specificata nel capitolato e rinviata a successive decisioni, o meglio trattative, che saranno prese nelle segrete stanze del Palazzo.
Ci chiediamo perché non si indica una gara di Concessione aperta ad associazioni sportive, eventualmente anche consorziate, che non abbiano scopo di lucro ma soltanto di promozione alla pratica dello sport e delle attività motorie.
Tale soluzione infatti non sarebbe in conflitto con progetti d’inclusione SPRAR approvati dal Comune, compatibili con le altre attività sportive e da realizzare presso gli impianti in questione.
L’unico conflitto sarebbe con gli interessi privati di chi vuol mettere le mani sugli impianti sportivi della nostra Città.
M5S Vasto