CHE FINE HANNO FATTO GLI ECOCOMPATTATORI?
Nel 2017 il Consiglio comunale di Vasto, su proposta dei nostri portavoce, Dina Carinci e Marco Gallo, ha approvato una mozione che impegnava la Giunta a predisporre quanto necessario per installare anche a Vasto,
come fatto in altre città, degli ecocompattatori, altrimenti definiti ecoisole.
Lo scopo delle ecoisole, da collocare in vari punti del territorio comunale, oltre alla utilizzabilità da parte dei non residenti, è quello di incentivare la raccolta differenziata prevedendo per i cittadini un bonus proporzionale alle quantità conferite e spendibile presso esercizi commerciali convenzionati.
Oggi, dopo 4 anni, rileviamo che quest’Amministrazione, da un lato, non è stata in grado di avviare l’isola ecologica comunale, il cui progetto risale alla notte dei tempi, e dall’altro sembra aver dimenticato l’impegno preso in Consiglio comunale riguardo alle ecoisole di cui si è persa ogni traccia.
Eppure, in occasione della vendita delle quote comunali nella Pulchra, il Comune ha ricevuto un’offerta della Ecolan che prevedeva l’istallazione di 5 ecoisole oltre a una stazione multi-service comprendente anche distributore dell’acqua filtrata, distributore dei sacchetti per i rifiuti, erogatore di detersivi alla spina e carica batterie per biciclette elettriche.
Anche la Pulchra, nella sua offerta relativa al nuovo contratto di servizio, aveva inserito la fornitura e messa in esercizio di 6 ecoisole multifunzionali informatizzate.
Nonostante le disponibilità espresse dai potenziali fornitori, a due anni dalla vendita della Pulchra, nulla è stato fatto e ancora una volta i cittadini sono stati privati di strumenti ecologici innovativi che avrebbero dovuto essere compresi, a costo zero, nel nuovo capitolato di servizio.
Ormai è chiaro che, come per le fontanelle ecologiche, richieste per anni dal M5S, anche con le ecoisole Vasto arriverà buon ultimo tra i Comuni della zona grazie alla patologica inerzia del Sindaco Menna e dell’Assessore Cianci.