VASTO | Le relazioni familiari e la responsabilità genitoriale. La tutela e il benessere del minore inseriti nel quadro di una realtà familiare in continua evoluzione.Bigenitorialità, responsabilità e necessità di preservare un rapporto equilibrato con entrambi i genitori sono le tematiche principali trattate inseno al convegno tenutosi ieri nell’aula magna del Tribunale di Vasto, promosso dall’associazione CamMiNo con il patrocinio del Comune e del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati.
Ad introdurre le materie oggetto di approfondimento il dottor Bruno Giangiacomo presidente del Tribunale, l’avvocato Vittorio Melone presidente dell’Ordine degli Avvocati e la dottoressa Anna Maria Cappa Monti presidente Unicef Abruzzo che ha sottolineato l’impegno e l’onere che l’intera collettività deve assumere nei confronti dei minori soprattutto invocandone con determinazione la tutela dei diritti.
Nel ricordare come sempre più spesso nella crisi della coppia siano coinvolti i diritti dei minori, l’avvocato Maria Minotti, vice presidente di CamMiNo Italia, evidenzia come frequentemente la responsabilità genitoriale non venga attuata. Benché disciplinata a livello europeo, la bigenitorialità è un istituto che a tutt’oggi soffre della mancanza di una legislazione organica nell’ordinamento italiano. Per arrivare ad una soluzione positiva del conflitto è necessaria una partecipazione congiunta di tutti gli attori coinvolti nel processo di tutela dei diritti fondamentali del minore garantiti dalla Costituzione. Non a caso, negli ultimi anni sotto la spinta di questa esigenza sempre più avvertita un numero crescente di giudici inserisce nelle decisioni un richiamo congiunto alla responsabilità di entrambi i genitori.
L’avvocato Federico Gentilini, professore associato e consulente giuridico per la mediazione familiare presso il Comune di Vasto, ha inoltre ricordato quanto sia stato determinante l’apporto che il Tribunale di Vasto, tra i primi in Italia, ha dato nell’ambito della mediazione familiare. Infatti, attraverso un protocollo d’intesa operativo tra Tribunale, Carabinieri e Commissariato di Pubblica Sicurezza, siglato l’8 marzo 2007, con l’adozione di misure atte a contribuire alla tutela del minore, si riuscì in parte a colmare una lacuna ancora presente nelle disposizioni legislative. Sull’importanza che assume il percorso educativo in età adolescenziale si è focalizzata la relazione del dottor Luigi Gileno, psicoterapeuta specialista in psicologia dell’età evolutiva. Quella dell’adolescenza è un branca della pedagogia in continua evoluzione in quanto si concentra su quella fase della vita dell’individuo connotata da innumerevoli cambiamenti fisici, psicologici emotivi e sociali. Risulta quindi fondamentale per questo delicato passaggio dall’infanzia all’età adulta che esempi di onestà, coerenza e altruismo diventino punti di riferimento essenziali per il benessere psicofisico del ragazzo.
L’incontro si è concluso con l’intervento della dottoressa Isabella Maria Allieri, Giudice della Sezione Penale del Tribunale di Chieti, che ha analizzato l’articolo 570 del codice penale, una tra la più importanti disposizioni in tema di responsabilità genitoriale. La norma è comprensiva di tre fattispecie distinte e autonome di reato che rispettivamente puniscono l’abbandono senza giustificato motivo del domicilio domestico, il mancato apporto dei mezzi di sussistenza ai discendenti di età minore, agli adolescenti o al coniuge e la malversazione o dilapidazione dei beni del figlio minore o del coniuge. Nella previsione della prima fattispecie rientra anche la condotta di chi si sottrae agli obblighi di assistenza inerenti alla responsabilità genitoriale, principio quest’ultimo che ha sostituito l’antecedente concetto di patria potestà.
“Spero –afferma l’avvocato Giuseppina Fabretti presidente della sede CamMiNo di Vasto- che il livello di partecipazione e di coinvolgimento dimostrato questa sera dal pubblico intervenuto possa essere raggiunto anche nel corso dei successivi incontri che verranno promossi da questa associazione”.
Paola Tosti