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Giuseppe Bacelli,  “Le scelte economiche degli uomini sono spesso frutto di istinto”

Venerdì 23 giugno, presso la Sala Pinacoteca del Palazzo D'Avalos, a Vasto si è tenuto il terzo incontro del corso di Economia Civile e di Comunione organizzato dall’associazione Formamentis

con il prof. Giuseppe Bacceli (docente della Facoltà di Economia all’Università di Pescara).

Il cuore di ogni impresa risiede nelle persone che la creano e vi lavorano per trarne un beneficio (imprenditori, dipendenti, fornitori, consulenti, clienti, utenti, ecc.). L’economia classica tende spesso a trascurare l’elemento “umanità” e a orientare le aziende solo al conseguimento del massimo profitto. L’economia Civile e di Comunione afferma un principio che va oltre il profitto: “non l’uomo per il profitto ma il profitto per l’uomo”. Questo semplice principio è in grado di creare dei risvolti concreti che tendono a massimizzare il profitto puntando sull’intelligenza e sulla creatività umana. Per diffondere i principi di questa nuova Economia Civile e di Comunione anche tra le imprese del vastese e del circondario, l’associazione Formamentis ha organizzato a Vasto un corso articolato in 23 moduli. Il terzo incontro è stato imperniato sul tema "Le scelte economiche nell'economia sperimentale".

Dietro ogni tipologia di acquisto c’è una scelta di tipo economico. L’economia classica ha sempre affermato che questa scelta è presa usando la razionalità. Invece vari studi hanno constatato che spesso si acquista quasi per istinto.

Per spiegare questo concetto il professor Bacceli ha coinvolto tutti i presenti in una serie di giochi con i quali ha dimostrato che gli uomini fanno delle scelte economiche non in base alla razionalità ma in maniera irrazionale, e per una serie di circostanze che in ogni caso negano la ragione e il soddisfacimento del raggiungimento del massimo profitto. Per fare un esempio si ipotizzi che un uomo ha acquistato un biglietto per andare al teatro ma durante il tragitto lo perde. Quando arriva, vista la situazione, ricompra un altro biglietto per godersi lo spettacolo. Secondo la logica dell’economia classica, non avrebbe dovuto perché a parità di servizio ha raddoppiato la spesa. Ma l’uomo aveva un’aspettativa che andava oltre il costo del biglietto e sapeva che se avesse rinunciato non sarebbe stato soddisfatto. E questo sta anche a significare che non è vero che avere più soldi equivale a essere più felici. Sempre rimanendo nello stesso esempio, se l’uomo avesse rinunciato allo spettacolo è vero che avrebbe avuto più soldi ma sarebbe stato infelice.

Alcuni imprenditori conoscendo questa teoria dell’economia sperimentale, la usano in maniera negativa per manipolare e portare i clienti all’acquisto di un dato prodotto o servizio.

Tanti sono stati gli interventi e le domande del pubblico al professor Baccelli.

Il prossimo incontro ci sarà il 22 settembre sempre dalle ore 17 alle ore 20 presso la sala comunale ex palazzi scolastici in piazza Italia e avrà per titolo “Fondamenti dell’Economia Civile”.

Per informazioni e iscrizioni si può chiamare uno dei seguenti numeri: 339.5347744 – 349.5671233 o inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..