Vasto. L’ennesima rapina smentisce il Prefetto
Non abbiamo mai creduto alle affermazioni del #Prefetto di Chieti riguardo alla sicurezza nel nostro territorio e devo personalmente dire che il tono con cui le ha veicolate nel corso di una seduta del Consiglio Comunale di qualche tempo fa
mi ha anche dato un po’ fastidio. Il tentativo di rapina all’ufficio postale dell’Incoronata avvenuta questa mattina mi dà l’occasione di poter dire con assoluta convinzione che il rappresentante del governo nazionale viene smentito dai fatti e dovrebbe ricredersi e attivarsi per far sentire, com’è suo preciso dovere, la presenza dello Stato in queste zone. Una segnalazione mi permetto a tal proposito di fargli (accademicamente, s’intende, perchè sono sicuro che Sua Eccellenza ne é di certo a conoscenza) : l’organico del Commissariato della Polizia di Stato è disgraziatamente carente e meriterebbe di essere riportato quanto meno ai numeri di vent’anni fa. Si, perchè vent’anni fa in una situazione non certo emergenziale c’erano più poliziotti di adesso e le pattuglie in strada,senza contare i mezzi della Stradale, erano almeno due e venivano impiegate per tutto l’arco della giornata e della notte. Adesso ce n’è a malapena una che esce quando può e come può e con buona parte del personale alle soglie della pensione.
Si faccia sentire, signor Prefetto, ma con fatti e comportamenti concludenti e non con dichiarazioni che preoccupano il cittadino invece di rassicurarlo.
Faccia capire al suo Ministro, al Capo della Polizia, già Prefetto dell’Aquila, o al Vice Capo, originario di Chieti, che la tranquillità dell’intera Provincia e di quella di Pescara dipende in larga parte dal controllo del Vastese, diventato territorio di frontiera ad un tiro di fucile dalle centrali del crimine organizzato.
Ci provi, almeno.
Peppino Tagliente