Le prime mosse della Pulchra privatizzata
Il Comune e la Pulchra hanno preannunciato l’inizio di una campagna di sensibilizzazione per la raccolta differenziata. L’iniziativa non può che trovare l’approvazione del M5S che si è sempre battuto a favore dell’economia circolare e contro la politica degli inceneritori.
Positiva è anche la decisione di eliminare le campane verdi, provvedendo alla raccolta porta a porta del vetro, grazie alla riduzione da due a un giorno della raccolta dell’indifferenziato.
Vogliamo però rimarcare che questa decisione era stata già presa molti mesi or sono dal Consiglio Comunale e mai realizzata. Oggi ci dicono che l’operazione partirà a maggio e questo ulteriore ritardo ci appare ancor più ingiustificato date le modalità di attuazione che non comportano maggiore complessità operativa né per Pulchra né per i cittadini.
Non ci piace inoltre l’applicazione di microchip sui contenitori all’unico scopo di controllare gli utenti ma senza introdurre la tariffazione puntuale, legata all’effettiva quantità di rifiuti prodotti dalle famiglie e dalle imprese. Molti Comuni stanno adottando questo metodo di tariffazione e riteniamo che anche Vasto debba porsi questo obbiettivo per una più equa ripartizione della TARI ed un maggiore stimolo a differenziare correttamente.
Non poteva mancare la ciliegina sulla torta da parte dell’assessore Paola Cianci che, intervistata sulla possibilità di una riduzione dei costi all’aumentare della raccolta differenziata, ha risposto che i benefici sono attesi “nel medio e lungo termine”.
Dimentica la Cianci che a Vasto la raccolta differenziata è iniziata nel 2009 e che il Comune ha pagato il servizio della Pulchra 2,5 milioni nel 2009 fino ai 4,3 milioni del 2014. Importo bloccato negli anni successivi grazie ai controlli ed alle denunce che il M5S ha effettuato sui contratti e sui relativi costi.
Il confronto sui contratti Pulchra del passato è ancora aperto: la Commissione di Vigilanza dovrà chiarire come e perché mancano all’appello i ricavi del 50% dei materiali differenziati, mentre il Sindaco dovrà riferire al Consiglio Comunale l’esito dei ricontrolli di regolarità degli aggiornamenti tariffari applicati dalla Pulchra in passato.
Intanto abbiamo avuto segnalazioni che, dopo la privatizzazione, la Pulchra continua ad utilizzare l’ufficio del Pala BCC ed il piazzale antistante il fabbricato della Protezione Civile. Ci auguriamo che il Comune verifichi e, se non ancora fatto, prenda i dovuti provvedimenti di ordine amministrativo.
M5S Vasto