Il Consiglio di Stato ha accolto l’appello promosso dal Comune di Vasto, assistito dall’Avvocato Nicolino Zaccaria della civica Avvocatura, per la riforma dell’ordinanza del T.A.R. Pescara n. 4/2019 che aveva disposto la rinnovazione della procedura di selezione pubblica per il conferimento
dell’incarico di Direttore Artistico dell’istituendo Polo culturale della Città del Vasto.
Secondo il giudice d’appello, infatti, nella comparazione degli interessi in gioco, la sospensione degli atti disposta dal T.A.R. Pescara arrecherebbe un pregiudizio grave ed irreparabile, a maggior ragione considerando che la stagione teatrale è già iniziata.
Il Consiglio di Stato ha, dunque, riconosciuto che non vi erano i presupposti per concedere la sospensione della procedura disposta dal T.A.R. Pescara a seguito del ricorso proposto da uno dei partecipanti alla selezione risultato non vincitore.
“Si sono così rivelati del tutto infondati i rischi paventati dai Consiglieri di opposizione e da Ivo Menna rispetto alla scelta di appellare la decisione del T.A.R.; si ricorda che il referente dell’associazione Il Cineocchio aveva pubblicamente accusato l’Amministrazione e i componenti dell’Avvocatura di non perseguire interessi pubblici che sarebbero costati “migliaia di euro”, arrivando addirittura a gettare “sospetti e domande” sull’azione dell’Avvocatura comunale, minacciando anche esposti alla Corte dei Conti.
“Tutte le accuse infanganti - ha evidenziato il sindaco di Vasto, Francesco Menna - sono state sconfessate dal supremo organo di Giustizia Amministrativa, che conferma l’assoluta terzietà dell’Amministrazione e dell’Avvocatura comunale, il cui obiettivo è sempre stato esclusivamente rivolto alla tutelare degli interessi dell’intera collettività. Abbiamo seguito la legge senza farci intimorire da nessuno. Mi hanno accusato di tutto finanche è stato convocato un Consiglio Comunale straordinario.Questi i risultati”.