L’emergenza Covid-19 sta mettendo a serio rischio le attività e le imprese del nostro territorio.
In questi anni il gruppo Pilkington-Nsg ha dato vita ad un percorso di vera e propria resistenza alla crisi, reso possibile grazie al protagonismo delle lavoratrici e dei lavoratori che, di fatto, con i loro sacrifici, hanno voluto scegliere il futuro.
Ora quel cammino, approdato in un rilevante piano di investimenti, rischia di essere seriamente compromesso.
La particolarità di questa multinazionale, infatti, è quella di trovarsi nella condizione di non essere considerata un “settore produttivo essenziale” ma, nel frattempo, per ragioni tecnologiche, di essere invece costretta a tenere accesi i due impianti FLOAT, ossia i due forni di San Salvo, che giornalmente producono vetro che, purtroppo però, è immediatamente destinato alla rottamazione, determinando passività finanziarie milionarie che mai potranno essere recuperate.
In questo momento, il gruppo NSG possiede ventotto FLOAT nel mondo e, ad oggi, con l’emergenza in atto, la maggior parte di essi sta producendo “rottame” con perdite economiche devastanti. I rischi che si potrebbero determinarsi di qui a poco sono facilmente immaginabili, specie di fronte a previsioni di mercato che per l’auto segnerà cali significativi per ancora molto tempo.
Il rischio che il Gruppo Nsg possa ridisegnare le sue strategie, decidendo di ricorrere anche allo “spegnimento” definitivo di alcuni FLOAT nel mondo, e che tale scenario possa colpire San Salvo, genera forte preoccupazione tra le maestranze.
Se ciò dovesse accadere, anche solo per uno di questi impianti, si produrrebbe sul nostro territorio una catastrofe occupazionale nell’ordine di centinaia e centinaia di posti di lavoro. Le conseguenze si tradurrebbero in inevitabili lacerazioni del tessuto sociale che, come sappiamo, è consistentemente legato alle attività industriali della Pilkington-Nsg di San Salvo ed i contraccolpi di impoverimento sarebbero devastanti.
Non è possibile quindi, restare inermi rispetto a tali rischi. Una eventuale decisione da parte della NSG di spegnere definitivamente un impianto FLOAT a San Salvo sarebbe intollerabile, specie dopo le decine di milioni di investimenti confluiti nell’ultimo piano industriale: un risultato che, ribadiamo, i lavoratori hanno ottenuto con i loro sacrifici.
Il territorio merita la prospettiva che ha visto lavoratrici e lavoratori spendersi con lo sguardo verso il futuro: oggi quelle stesse persone pur di garantire la tenuta degli impianti produttivi si stanno sacrificando sulle linee dei FLOAT con turni di lavoro supplementari, mantenendo in vita la speranza della prosecuzione dell’attività e della salvaguardia degli attuali livelli occupazionali.
Abbiamo appreso che l’art. 5 comma 11 della Legge Regionale “Cura Abruzzo” in fase di pubblicazione, riconoscerà alle aziende di cui all’art.1 lettera g) del DPCM 22 marzo 2020 “un incentivo economico a parziale ristoro dei costi fissi e imprescindibili sostenuti al solo fine di mantenere in funzione impianti a ciclo continuo...” e che questa misura sarà finanziata “nei limiti di cui alle risorse dell’articolo 2, comma 1alla lettera e).”
Pilkington-Nsg è sicuramente tra questi impianti: vogliamo sperare che i fondi seguano la giusta destinazione evitando le derive dei vantaggi di stampo personalistico.
Auspichiamo, invece, che nei “tavoli tecnici”, dove le Organizzazioni Sindacali Regionali sono state dalla Regione Abruzzo, tenute indebitamente fuori, e nei “Comitati di Sorveglianza”, si comprenda che la destinazione di fondi a chi oggi sta perdendo più di tutti potrà rappresentare la leva, l’investimento giusto per ripartire e cogliere anticipatamente opportunità per il nostro territorio.
Bisogna fare in fretta e fare bene affinché il “Cura Abruzzo” si dimostri all’altezza del suo nome.
Tuttavia, fermo restando l’apporto della Regione, facciamo appello ai Parlamentari della nostra Regione affinché si adoperino, nell’esercizio del loro ruolo, per far si che anche nei provvedimenti in via di emanazione ci siano risorse utili in grado di cogliere le specifiche criticità delle aziende del nostro territorio.
Il Presidente del Consiglio ha, infatti, parlato in queste ore di un provvedimento legislativo che contiene una “potenza di fuoco” mai vista prima in Italia.
Ci aspettiamo, pertanto, risultati per le nostre lavoratrici e i nostri lavoratori che ogni misura sia in linea con quanto dichiarato.