IL COMUNE DI VASTO È GIÀ A LAVORO PER ORGANIZZARE I CENTRI ESTIVI
Menna e Bosco: Suriani e Prospero dovrebbero girare l’accusa di immobilismo al Presidente della Regione Marsilio che ha la facoltà di anticipare l’apertura
Come previsto dal DL Rilancio in tutta Italia i centri estivi possono partire dopo il 15 giugno 2020. “Il Comune di Vasto è già a lavoro per organizzare i centri estivi che accoglieranno bambini e ragazzi fra i 3 ed i 17 anni (distinti per età 3- 5 anni; 6- 11 anni; 12-17 anni) - ha dichiarato il sindaco Francesco Menna - e si svolgeranno presso sedi scolastiche cittadine, sedi di associazioni sportive dilettantistiche, oratori, e sedi di soggetti privati che sottoporranno all’ approvazione dell’Amministrazione Comunale di Vasto il proprio progetto. Attenzione particolare verrà riservata per i bambini e ragazzi con disabilità. Già dai prossimi giorni verranno resi noti dettagli e modalità di partecipazione.Ricordiamo che ad oggi le risorse per organizzarli non sono ancora state né quantificate né assegnate dal Governo ai Comuni per cui non è ancora possibile ufficializzarne le modalità.”
“I due Consiglieri di Fratelli d’Italia, Suriani e Prospero, dovrebbero piuttosto girare l’accusa di immobilismo al Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio. Sono infatti le Regioni – ha aggiunto l’assessore Anna Bosco - ad aver avuto dal Governo la facoltà di decidere se anticipare l’apertura dei centri estivi prima della data del 15 Giugno. Sarebbe stato sicuramente più utile per le famiglie abruzzesi e vastesi chiedere al Presidente della Regione Abruzzo di anticipare tale data come molti suoi colleghi governatori, per esempio del Veneto e dell’Emilia Romagna hanno scelto di fare per supportare le famiglie che sono il vero nucleo essenziale di ogni possibile ripartenza”.
“Un tema di questo tipo dovrebbe vedere uniti tutti coloro che sono chiamati a servire la collettività, senza distinzioni di maggioranza od opposizione. L’Amministrazione comunale- ha concluso il sindaco - ha scelto di affrontare questa crisi con azioni concrete, recependo ed implementando le norme introdotte dal Governo, perché non è questo il tempo degli annunci e della propaganda politica. Come Amministrazione non facciamo la politica degli annunci, ma annunciamo le soluzioni possibili dopo averle analizzate.”