Attività extrascolastica per la 5C della Spataro con il progetto “Insabbiamenti”
Oggi pomeriggio è stato un momento speciale per la classe quinta C della Scuola Primaria “G. Spataro” Ic1 di Vasto. Grazie alla disponibilità e collaborazione del Dirigente Scolastico, del Consorzio Vivere Vasto Marina, dell’Assessorato alla scuola e di Vastarredo,
in una splendida sinergia, i ragazzi hanno potuto fare una lezione extra scolastica nello stabilimento balneare “da Mimì” partecipando al progetto InSabbiaMenti del Consorzio Vivere Vasto Marina.
I ragazzi ad Alessandra Molino che ha coordinato il progetto Insabbiamenti hanno chiesto le motivazioni di questa bellissima idea. Ha spiegato che grazie alla collaborazione del Comune, delle scuole, di aziende, enti e associazioni, sono riusciti a sperimentare una modalità nuova di fare scuola, con il giusto distanziamento, all’aria aperta, con la presenza di varie classi di Vasto e la diffusione del progetto a livello regionale, nazionale e internazionale, con la presenza in queste settimane a Vasto di emittenti televisive incuriosite da questa modalità originale di fare scuola …sotto l’ombrellone.
Al presidente del Consorzio Vivere Vasto Marina, Piergiorgio Molino, hanno chiesto il significato di turismo destagionalizzato e delle varie iniziative turistiche che quest’estate sono state proposte. E’ stata l’occasione per parlare di un turismo che va oltre l’estate, che significa accoglienza, ma anche uno studio delle strategie opportune da intraprendere per costruire un’offerta valida per attirare flussi turistici anche in autunno o dalla primavera.
La lezione è continuata con un interessante approfondimento sull’ Archeologia, con la presenza del presidente di Italia Nostra del Vastese prof. Davide Aquilano e dell’Associated Press, un’agenzia stampa associata che collabora con giornalisti internazionali, venuti a Vasto per dare risalto a questo progetto di grande rilievo, riproponibile in tanti luoghi del mondo.
I ragazzi hanno fatto a Davide Aquilano una serie di domande per comprendere meglio la storia di Vasto e il significato dei vari reperti archeologici presenti nel territorio. Quest’anno insieme ad alcune classi dell’Istituto “Spataro-Paolucci” parteciperanno ad un progetto sperimentale di Didattica del Territorio, coordinato da Orazio Di Stefano, con uno studio di Vasto. E’ stata quindi questa una bella occasione per approfondire alcuni aspetti della storia della nostra città.
Sulle origini di Vasto, Davide Aquilano, ha detto che non ci sono fonti storiche sulla presenza di Diomede come fondatore della città. Sicuramente i Liburni nel VII sec. a.C. sono emigrati nel centro Italia, come poi, in tanti altri momenti storici, altri popoli dall’altra parte del Mar Adriatico, per tanti motivi, sono emigrati nelle nostre zone. Mentre i Frentani, scelgono Punta Penna come luogo per vivere, luogo sacro, luogo idoneo al commercio marittimo, formando il primo insediamento, gli antichi Romani scelgono l’attuale Vasto, l’antica Histonium, e fondano nell’attuale Vasto Marina, Histonium Marina, con un nucleo abitativo e un porto che ha funzionato in modo costante dal I al II sec. d.C. Agli inizi del 1500, a causa delle continue scorrerie dei Turchi viene distrutto, ma rimane, la zona dell’attuale Bagnante, fino ai primi decenni del 1900 il luogo importante per il commercio marittimo. Le navi si fermavano al largo e poi con una piccola imbarcazione si scaricavano le merci. Di questo porto ne parla Melchiorre Delfico nella fine del 1700, poi altri anche nel 1800, ma solo dopo gli anni ’60 è nato un interesse. Nel 2014 Davide Aquilano ha pubblicato un saggio sull’argomento e da allora tante sono state le immersioni archeologiche per cercare di capire i tanti reperti presenti nei pressi della Bagnante, in località Trave e Cungarelle a Vasto Marina.
I ragazzi hanno chiesto cosa servirebbe per valorizzare i tantissimi reperti archeologici presenti a Punta Penna, di origine italica e medioevale, nel Centro Storico di Vasto e a Vasto Marina? Davide Aquilano ha spiegato che sarebbe necessario avere finanziamenti: per fare scavi archeologici e poter realizzare dei parchi archeologici; per fare una mappatura di tutta la zona del porto sommerso di Vasto Marina; per poter far acquistare dal Comune tutta la zona agricola limitrofa alla Chiesa di Punta Penna, che ad ogni aratura si impoverisce dei tanti reperti che sono a meno di 30/40 cm sottoterra; per poter fare la giusta manutenzione dell’Acquedotto delle Luci, che oltre ad essere un monumento archeologico di grande pregio, ha vari problemi, di ostruzione, distruzione di pozzi, che creano una deviazione del flusso dell’acqua che influiscono pesantemente sul problema più grande del dissesto idrogeologico del costone orientale di Vasto.
Le due ore sono veramente volate in fretta. I ragazzi sono stati felici di aver vissuto una lezione in riva al mare, in un pomeriggio assolato, sono stati molto interessati alle tematiche archeologiche, e la cosa che hanno chiesto è stata: “Quando torniamo a fare lezione sotto l’ombrellone?”.
Oggi pomeriggio è stato un momento speciale per la classe quinta C della Scuola Primaria “G. Spataro” Ic1 di Vasto. Grazie alla disponibilità e collaborazione del Dirigente Scolastico, del Consorzio Vivere Vasto Marina, dell’Assessorato alla scuola e di Vastarredo, in una splendida sinergia, i ragazzi hanno potuto fare una lezione extra scolastica nello stabilimento balneare “da Mimì” partecipando al progetto InSabbiaMenti del Consorzio Vivere Vasto Marina.
I ragazzi ad Alessandra Molino che ha coordinato il progetto Insabbiamenti hanno chiesto le motivazioni di questa bellissima idea. Ha spiegato che grazie alla collaborazione del Comune, delle scuole, di aziende, enti e associazioni, sono riusciti a sperimentare una modalità nuova di fare scuola, con il giusto distanziamento, all’aria aperta, con la presenza di varie classi di Vasto e la diffusione del progetto a livello regionale, nazionale e internazionale, con la presenza in queste settimane a Vasto di emittenti televisive incuriosite da questa modalità originale di fare scuola …sotto l’ombrellone.
Al presidente del Consorzio Vivere Vasto Marina, Piergiorgio Molino, hanno chiesto il significato di turismo destagionalizzato e delle varie iniziative turistiche che quest’estate sono state proposte. E’ stata l’occasione per parlare di un turismo che va oltre l’estate, che significa accoglienza, ma anche uno studio delle strategie opportune da intraprendere per costruire un’offerta valida per attirare flussi turistici anche in autunno o dalla primavera.
La lezione è continuata con un interessante approfondimento sull’ Archeologia, con la presenza del presidente di Italia Nostra del Vastese prof. Davide Aquilano e dell’Associated Press, un’agenzia stampa associata che collabora con giornalisti internazionali, venuti a Vasto per dare risalto a questo progetto di grande rilievo, riproponibile in tanti luoghi del mondo.
I ragazzi hanno fatto a Davide Aquilano una serie di domande per comprendere meglio la storia di Vasto e il significato dei vari reperti archeologici presenti nel territorio. Quest’anno insieme ad alcune classi dell’Istituto “Spataro-Paolucci” parteciperanno ad un progetto sperimentale di Didattica del Territorio, coordinato da Orazio Di Stefano, con uno studio di Vasto. E’ stata quindi questa una bella occasione per approfondire alcuni aspetti della storia della nostra città.
Sulle origini di Vasto, Davide Aquilano, ha detto che non ci sono fonti storiche sulla presenza di Diomede come fondatore della città. Sicuramente i Liburni nel VII sec. a.C. sono emigrati nel centro Italia, come poi, in tanti altri momenti storici, altri popoli dall’altra parte del Mar Adriatico, per tanti motivi, sono emigrati nelle nostre zone. Mentre i Frentani, scelgono Punta Penna come luogo per vivere, luogo sacro, luogo idoneo al commercio marittimo, formando il primo insediamento, gli antichi Romani scelgono l’attuale Vasto, l’antica Histonium, e fondano nell’attuale Vasto Marina, Histonium Marina, con un nucleo abitativo e un porto che ha funzionato in modo costante dal I al II sec. d.C. Agli inizi del 1500, a causa delle continue scorrerie dei Turchi viene distrutto, ma rimane, la zona dell’attuale Bagnante, fino ai primi decenni del 1900 il luogo importante per il commercio marittimo. Le navi si fermavano al largo e poi con una piccola imbarcazione si scaricavano le merci. Di questo porto ne parla Melchiorre Delfico nella fine del 1700, poi altri anche nel 1800, ma solo dopo gli anni ’60 è nato un interesse. Nel 2014 Davide Aquilano ha pubblicato un saggio sull’argomento e da allora tante sono state le immersioni archeologiche per cercare di capire i tanti reperti presenti nei pressi della Bagnante, in località Trave e Cungarelle a Vasto Marina.
I ragazzi hanno chiesto cosa servirebbe per valorizzare i tantissimi reperti archeologici presenti a Punta Penna, di origine italica e medioevale, nel Centro Storico di Vasto e a Vasto Marina? Davide Aquilano ha spiegato che sarebbe necessario avere finanziamenti: per fare scavi archeologici e poter realizzare dei parchi archeologici; per fare una mappatura di tutta la zona del porto sommerso di Vasto Marina; per poter far acquistare dal Comune tutta la zona agricola limitrofa alla Chiesa di Punta Penna, che ad ogni aratura si impoverisce dei tanti reperti che sono a meno di 30/40 cm sottoterra; per poter fare la giusta manutenzione dell’Acquedotto delle Luci, che oltre ad essere un monumento archeologico di grande pregio, ha vari problemi, di ostruzione, distruzione di pozzi, che creano una deviazione del flusso dell’acqua che influiscono pesantemente sul problema più grande del dissesto idrogeologico del costone orientale di Vasto.
Le due ore sono veramente volate in fretta. I ragazzi sono stati felici di aver vissuto una lezione in riva al mare, in un pomeriggio assolato, sono stati molto interessati alle tematiche archeologiche, e la cosa che hanno chiesto è stata: “Quando torniamo a fare lezione sotto l’ombrellone?”.