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SETTANTASETTESIMA FESTA DELLA LIBERAZIONE, LE INIZIATIVE A VASTO

Menna e Della Gatta: “Lo spirito della Liberazione è un insegnamento intramontabile”

Come da tradizione Vasto torna a celebrare una delle giornate più significative della nostra Repubblica, la Festa della Liberazione, che quest’anno raggiunge il settantasettesimo anniversario.

Fare memoria della Resistenza, della lotta di Liberazione - ha spiegato il primo cittadino Francesco Menna - significa tramandare la centralità di quelle pagine decisive della nostra storia, onorando la memoria di quanti vi ebbero parte resistendo all’oppressione e rischiando per la libertà di tutti”.

L’Amministrazione Comunale ha, dunque, reso noto il programma degli eventi pubblici “concepito - ha sottolineato l’assessore alla Cultura Nicola Della Gatta - con le diverse realtà istituzionali, associative e culturali della Città, tutte ugualmente proiettate a dareun qualificato servizio al valore della memoria, dimensione che fonda la cultura e dà senso al nostro vivere di comunità. La Resistenza - ha proseguito l’assessore - è parte fondante della nostra storia: nata spontaneamente in ogni parte del Paese, colse un bisogno di pace, di giustizia e di libertà che seppe ridare dignità all’Italia e che, soprattutto nell’attuale drammatico contesto di guerra, continua a trasmettere un patrimonio intramontabile di valori”.

Le iniziative culmineranno nella celebrazione istituzionale di lunedì 25 aprile che, dalle ore 10:00, si snoderà per le vie del centro storico fino a raggiungere Piazza Brigata Maiella dove avrà luogo la commemorazione istituzionale.

“Grazie alla preziosa collaborazione con la Sezione “Vittorio Travaglini” dell’A.N.P.I. di Vasto - hanno sottolineato Menna e Della Gatta - abbiamo concepito un ricco calendario di eventi, partendo dalla presentazione della nuova edizione del volume “Dalla Maiella alle Alpi. Guerra e Resistenza in Abruzzo” del Prof. Costantino Felice, che avrà luogo nel pomeriggio di oggi 22 aprile, alle ore 18:00, presso la Sala Irma Perrotti del Polo Bibliotecario Comunale “Raffaele Mattioli”. Lunedì 25 aprile, alle ore 19:00, il Teatro Rossetti ospiterà lo spettacolo teatrale “NO. Storia di un rifiuto”, che nella mattina del 26 aprile sarà replicato in favore delle scolaresche cittadine.

Il 23 aprile, alle ore 17:00, a cura della Società Vastese di Storia Patria “Luigi Marchesani” si terrà il convegno “Giuseppe Mazzini tra primo e secondo Risorgimento”.

Anche la Consulta Giovanile di Vasto, con il patrocinio dell’Assessorato alle Politiche Giovanili guidato dall’assessore Paola Cianci, promuoverà nel pomeriggio di oggiun flash mob che partirà alle ore 17 in Piazza Barbacani.

“Ricordare che cosa ha rappresentato il regime fascista in Italia e poi l’occupazione nazista del nostro Paese e quante vite, quanti sacrifici, quanto dolore è costato liberarsene, serve anche a comprendere meglio quanto accade oggi, di nuovo, in Europa, ed essere, in qualche modo, più vicini alla popolazione ucraina che, a causa della guerra scatenata, senza alcuna comprensibile - né tantomeno giustificabile - motivazione, da parte della Russia di Putin, sta subendo la distruzione sistematica del suo territorio, stragi e deportazioni dei civili e una catastrofe umanitaria senza precedenti - ha dichiarato il Presidente A.N.P.I. di Vasto, Domenico Cavacini. “Quest’anno abbiamo scelto di celebrare il 25 aprile ripercorrendo la storia della Resistenza in Abruzzo attraverso la riedizione del libro di Costantino Felice: “Dalla Maiella alle Alpi” e con lo spettacolo teatrale “NO, storia di un rifiuto” che racconta di quei militari del regio esercito che, dopo l’8 settembre ’43, rifiutarono di aderire alla repubblica sociale di Mussolini e di combattere a fianco dei tedeschi, e furono da questi deportati, subirono sofferenze atroci e, in cinquantamila, persero la vita. Capiamo anche perché, quando sono messi in gioco i valori e i diritti fondamentali di un paese e del suo popolo, oggi come allora, tante persone decidano di opporsi e di fare Resistenza, anche a costo della propria vita. Per questo nel nostro manifesto abbiamo scritto: “ancora resistenza”.

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