Diamo i Numeri di Nicola Dario

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Diamo i Numeri! – Dati e Notizie

INPS

Guglielmo Loy, presidente del Consiglio di indirizzo e sorveglianza dell’Inps, ha detto a Radio 24 che l’Istituto spende per i servizi informatici 430 milioni di euro l’anno.

Morti

Nei primi 21 giorni di marzo al Nord le morti sono più che raddoppiate rispetto alla media 2015-19. Tra i dati pubblicati dall’Istat che analizzano 1.084 Comuni emergono quelli di Bergamo, dove i decessi sono quasi quadruplicati «passando da una media di 91 casi nel 2015-2019 a 398 nel 2020».

L’Istat nel 2019 ha certificato ufficialmente 1.772 morti al giorno e quindi all’incirca 53.000 al mese.

Pagine… bianche

Il quotidiano australiano Nt News pubblica ogni giorno otto pagine bianche da utilizzare come carta igienica.
[Il Foglio]

“o Sergio non ho voglia di scriverti, ma d’altra parte non ti ho scritto mai”
(cit. Vecchioni)

Nell’ultimo mese Sergio Mattarella ha ricevuto cinquemila mail da cittadini italiani. Due giorni fa, con un avviso pubblicato sul sito del Quirinale, si è scusato per non aver risposto a tutti. «Il Presidente della Repubblica – si legge nel testo – nell’impossibilità di rispondere personalmente a tutti coloro che a lui si rivolgono, li ringrazia molto ed esprime a ciascuno la sua personale vicinanza in questo periodo cosi travagliato della storia della nostra Repubblica».
«Delle 5.000 mail, 4.500 hanno per tema il coronavirus. Sono in larga parte richieste di aiuto. Circa 2.500 sono petizioni di categorie. Medici, infermieri, partite iva, lavoratori dello spettacolo, commercianti e tanti altri. Ci sono poi 200 piccoli imprenditori che raccontano le loro paure».
[La Repubblica]

Il Post sottolinea come «ogni giorno il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, inizi la conferenza stampa di aggiornamento sull’epidemia da coronavirus comunicando “il dato delle persone guarite nelle ultime 24 ore”, per offrire subito a tutti l’informazione più rassicurante, che viene poi ripresa dai media spesso con una certa evidenza. È però emerso che il dato dei “guariti” non riflette completamente la realtà, perché comprende al suo interno anche il totale delle persone dimesse dagli ospedali, ma che potrebbero essere ancora malate con sintomi tali da poter proseguire le terapie a casa».

Ill 9,7% di tutti i contagiati è formato da operatori sanitari (dati Inail).

Sulle mascherine: «Dalla Sapi di Reggio Emilia, ad altre sette aziende accompagnate alla riconversione dal Tecnopolo di Mirandola; dalla Fater che fa pannolini e ha avviato una linea di produzione su richiesta della Protezione civile, alla Fippi, su pressione di Assolombarda. La Fippi è stata guidata dal Politecnico nella scelta del materiale giusto, ha superato i test di laboratorio, avviato due settimane fa la produzione di 900.000 mascherine chirurgiche al giorno. Oggi ne ha in stock 4 milioni. Ebbene queste aziende non possono ancora commercializzarle perché l’Istituto superiore di sanità, che per decreto deve rispondere entro 3 giorni, non lo ha ancora fatto. La procedura semplificata alla fine si arena ancora una volta nella confusione romana. E poi, quando l’emergenza sarà finita cosa succederà? Tutte le aziende che hanno investito in una riconversione per aiutare il Paese o perché erano in crisi, si troveranno di nuovo a competere con quei mercati che producono a 10 centesimi quello che qui costa 50?»
[CdS]

Il bonus da 600 euro è riservato a tutti coloro che dichiarano fino a 35 mila euro di reddito esentasse o a chi dichiara un reddito tra 35 mila e 50 mila euro che dimostri di aver subito cali di fatturato di almeno il 33% nei primi tre mesi del 2020. Secondo il Sole 24 Ore la platea è di almeno 3,6 milioni di artigiani e commercianti, 340 mila partite Iva e co.co.co, 500 mila professionisti senza cassa, 660 mila lavoratori agricoli, 170 mila stagionali del turismo e 80 mila lavoratori dello spettacolo.

A causa dell’emergenza coronavirus l’Inps ha ricevuto finora richieste di cassa integrazione per 1,4 milioni di lavoratori.

Professioni a rischio…

Prostitute
Prima del coronavirus battevano le strade italiane 160 mila prostitute, per un fatturato di 4 miliardi l’anno. Adesso, senza lavoro, si rivolgono alla Caritas per mangiare. Suor Albina: «Non chiediamo chi sono, ma la professione perduta è chiara». Non hanno soldi da parte perché quasi sempre, dopo aver pagato il magnaccia, spedivano i denari a casa. Nella stessa condizione altri uomini e donne che vivono sulla strada: giostrai, circensi, ambulanti, artisti itineranti, stagionali ingaggiati nei campi. Gli accessi agli otto market solidali di Milano sono cresciuti del 50%.
[La Repubblica].

Venditori di automobili

Altra categoria a rischio quella dei venditori di automobili. 120 mila lavoratori, 1.400 imprese quasi tutte piccole, solo meno di 80 fatturano più di 175 milioni l’anno. Le immatricolazioni si sono praticamente azzerate. Nel periodo 2007-2019, essendo le vendite di macchine calate del 23,2%, si persero 30.000 posti di lavoro. Con i numeri di adesso è a rischio l’intero comparto. Gianluca Italia, amministratore delegato di Overdrive, una delle concessionarie più grosse del nord: «Un concessionario medio può resistere tre mesi ma poi, per poter ripartire, ha bisogno di misure a capital incentive, ovvero di supporto alla liquidità», vale a dire prestiti. Si invocano le rottamazioni di una volta, ecc.
[Il Sole].

Colf
Il 60% delle circa 680 mila colf e badanti pagate non in nero in questo momento è fermo [Avvenire].

Disoccupazione
In uno studio delle Nazioni Unite, «si riporta la stima dell’Organizzazione mondiale del lavoro sull’esplosione della disoccupazione nel mondo. Tre scenari. Nel primo, il meno pessimista, perdono il lavoro 5,3 milioni di persone, nel secondo 13 milioni e nel terzo quasi 25 milioni. Con una riduzione dei redditi da lavoro che può variare tra gli 860 e i 3.400 miliardi di dollari. Per quel che riguarda l’istruzione, 166 Paesi hanno chiuso scuole e università. Più di un miliardo e mezzo di studenti ha un accesso precario all’istruzione o non ne ha affatto: 740 milioni di ragazze e 785 milioni di ragazzi. Più di 60 milioni di docenti non sono in classe»
[CdS].

 

Lockdown

Le misure di lockdown dovrebbero durare almeno 44 giorni per essere efficaci. L’hanno calcolato gli esperti della University of Southern California in uno studio pubblicato sulla rivista Ssrn basato sulle curve epidemiche di 36 paesi e 50 stati Usa.

Testamento
I notai segnalano che sono in aumento le richieste di far testamento [Il Messaggero].
Fa testamento un italiano su cinque, all’estero sono il 70%

Donazioni

Apple ha donato 50 milioni di yuan, pari a poco più di sette milioni di dollari, alla sanità cinese.

Clamoroso al Cibali

«Il più grande negozio di armi al mondo, Adventure Outdoors ad Atlanta, da due settimane, ha ogni giorno almeno otto persone in attesa davanti alla porta. A Los Angeles le file si estendono fino alle strade vicine. Le vendite online di armi sono quadruplicate»
[Avvenire].

Uova
Sui social americani, essendo tornato di moda il baratto, Chell Garvin di Springfield offre una scorta di carta igienica in cambio di uova.
[Dagonews].

Mangiare
Numero di uomini e donne che, secondo Coldiretti, in Campania hanno bisogno di aiuto per mangiare: 530.000.
[Il Sole].

Braccia rubate alla agricoltura…

In campagna mancano i braccianti. Il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti ha spiegato che, tra la persone colpite dal virus, quelle in quarantena e gli stagionali stranieri bloccati nei loro Paesi d’origine, la stagione della raccolta degli ortaggi e della frutta estiva è a rischio: «Servono almeno 200 mila persone subito. In Italia gli operai agricoli sono circa 1,1 milioni. E di questi i lavoratori stranieri regolari sono poco meno di 400 mila, ovvero circa il 36%, la stragrande maggioranza dei quali rumeni. Senza di loro si torna a un’agricoltura con sole braccia italiane, che a memoria non ricordo: gli ultimi campi senza immigrati saranno degli anni 70» [Cds].Il sindaco di Bergamo Giorgio Gori ha raccolto l’allarme della Confagicoltura sulla mancanza di forza lavoro nei campi causata dal coronavirus: «Nell’agricoltura italiana lavorano 400 mila lavoratori stranieri regolari, il 36% del totale, la maggior parte dei quali rumeni. Quest’anno non arriveranno. Chi raccoglierà gli ortaggi e la frutta? Servono almeno 200 mila lavoratori extracomunitari. Serve subito un decreto flussi».

Come cambia la spesa degli italiani

Con il passare delle settimane cambia anche la spesa degli italiani. Nei carrelli rallentano gli acquisti di pasta e riso ed è boom di farina e lievito di birra (con incrementi superiori al 200% nelle ultime due settimane). Vendite stellari anche per le tinture dei capelli (+135% sempre nelle ultime due settimane). Si mantengono alte le vendite dei diversi tipi di disinfettante, dall’amuchina che sfiora un +400% rispetto a un anno fa, alla candeggina. I dati sono dell’Ufficio studi Coop.

Petrolio

Ci sono 80 superpetroliere cariche che vagano per gli oceani in cerca di un terminal, di un compratore, per il loro carico di milioni e milioni di barili di greggio. Non ci sono più clienti per l’ormai ex “oro nero”. Il prezzo precipita, ieri faticava a tenere i 22,61 dollari al barile, e con lui le economie del Golfo Persico. Tremano gli sceicchi perché sulla sfida tra Russia e Arabia Saudita per il prezzo del greggio si è innestato il blocco mondiale per il coronavirus. Dalla fine di gennaio sono stati cancellati 16.000 voli in Medio Oriente. L’Arabia Saudita ha perso 15,7 milioni di passeggeri e con loro 3,1 miliardi dollari, gli Emirati Arabi Uniti 2,8 miliardi.
[Il Fatto].

Germania
Da lunedì oltre 3,6 milioni di piccole e medie imprese tedesche, con 5-15 dipendenti, hanno potuto collegarsi via internet al Regierungspräsidium del proprio Land per compilare online un modulo e richiedere una tantum 9.000 (fino a 5 dipendenti) o 15mila euro (6-15 dipendenti) per tre mesi di emergenza coronavirus. «Microimprese, lavoratori autonomi, liberi professionisti, dai fotografi ai musicisti, hanno accesso a questo programma di assistenza immediata Soforthilfe da 50 miliardi, purché solventi fino al 31 dicembre 2019. I server dei Länder, come in Assia, non hanno retto all’onda d’urto (il primo giorno 360.000 accessi) e sono andati in tilt. Jens Spahn, ministro della Sanità, ha promesso che i 28mila letti in terapia intensiva, di cui 25mila con ventilatori, saranno raddoppiati. Agli ospedali che terranno liberi i letti (in attesa dei malati da coronavirus) verrà riconosciuto un contributo extra di 560 euro al giorno, dal 16 marzo al 30 settembre. Chi creerà posti per la terapia intensiva riceverà 50mila euro a letto. Chi curerà i malati di coronavirus avrà 185 euro al giorno invece di 145. E chi trasformerà i centri di riabilitazione in sale ospedaliere avrà un compenso speciale. Inoltre lo Stato darà 50 euro al giorno in più per camici e mascherine destinati a proteggere il personale della sanità. La Germania ha 1.942 ospedali e cliniche, ma su 1.160 che potrebbero curare i malati di Covid-19 sono 700 ad aver accettato le offerte di Spahn. Olaf Scholz, ministro delle Finanze, è riuscito in una manciata di giorni a cestinare il freno sul debito, ottenendo dal Bundestag 156 miliardi di debito a deficit per finanziare una miriade di interventi d’emergenza. Peter Altmaier, ministro dell’Economia, ha promesso che nessuna grande impresa tedesca fallirà o verrà svenduta a stranieri, ha eretto il muro della nazionalizzazione temporanea, e ha rilanciato la Kreditanstalt für Wiederaufbau (lstituto di Credito per la Ricostruzione), che avrà in dote 822 miliardi di garanzie pubbliche dall’80% al 90% sulle quali fare leva per nuovi prestiti “illimitati” a 5 anni per imprese piccole, medie e grandi».
[Il Sole].

SONO GIÀ 470 MILA LE RICHIESTE DI CASSA INTEGRAZIONE ARRIVATE DALLE IMPRESE TEDESCHE.

L’indice Pmi manifatturiero della Germania a marzo è sceso a 45,4 punti dai 48 di febbraio. È il livello più basso mai toccato dal 2009.

Maiali
Si macellano 25 mila maiali in meno a settimana. I prezzi sono scesi del 20%.
[Il Sole].

Le fosche previsioni di Confindustria

Il Centro studi di Confindustria stima che il prodotto interno lordo italiano del 2020 sarà in calo del 6%, con un crollo nel secondo trimestre del 10% rispetto alla fine del 2019. Il rapporto annuale prevede una consistente ripresa nel 2021, quanto il Pil dovrebbe crescere del 3,5%. Brusca discesa nel 2020 anche per i consumi delle famiglie (-6,8%), gli investimenti (-10,6%), l’export (-5,1%) e l’occupazione (-2,5%). In forte aumento l’indebitamento della pubblica amministrazione, al 5% del Pil contro l’1,6% del 2019. I calcoli di Confindustria – giudicati realisti dal ministro Gualtieri in un’intervista al Fatto – si basano sull’assunto che la fase acuta dell’emergenza sanitaria termini a maggio.

Rallenta l’inflazione

A marzo l’inflazione – intesa come variazione annua dei prezzi al consumo – ha segnato un +0,1% sia su base mensile sia su base annua. Vuol dire che ha rallentato rispetto al +0,3% del mese precedente. Secondo l’Istat che ha fornito i dati, la decelerazione è imputabile al netto calo dei prezzi dei beni energetici non regolamentati (da +1,2% a -2,7%) e dei servizi (da +1,0% a +0,6%). Il rallentamento sarebbe stato ancora più ampio se non si fosse verificata nello stesso tempo l’accelerazione dei prezzi dei beni alimentari (da +0,4% a +1,2%) e dei tabacchi (da +1,5% a +2,5%)

 

Gli Usa e i sussidi di disoccupazione e i “soldi”

Sono quasi 10 milioni gli americani che hanno chiesto il sussidio di disoccupazione dall’inizio dell’epidemia. La scorsa settimana ci sono state 6,6 milioni di domande che si sommano a 3,3 milioni della settimana precedente. Ha scritto il Washington Post che tantissimi lavoratori non sono riusciti a presentare richiesta per il sussidio perché le linee telefoniche degli uffici che se ne occupano erano inutilizzabili per le troppe chiamate. Altre categorie di lavoratori, come quelli con occupazioni saltuarie o gli autonomi, hanno potuto cominciare a presentare domande solo da inizio aprile e non sono stati quindi conteggiati.

Venerdì notte il Congresso degli Stati Uniti ha approvato la colossale manovra di sostegno da 2mila miliardi di dollari all’economia degli Stati Uniti da circa 2.000 miliardi di dollari, per una buona parte sono aiuti alle famiglie, ma ci sono anche quasi 500 miliardi di dollari della linea Main Street Lending Facility destinati a sostenere il piccole e medie imprese attraverso un meccanismo di garanzia concessa dallo Stato ai prestiti erogati da un’agenzia ad hoc. Questa cifra, per effetto della leva che la Federal Reserve è in grado di introdurre, può moltiplicarsi per dieci, arrivando a sfiorare a 6.000 miliardi di dollari. Includendo anche il QE illimitato della Federal Reserve e le altre misure prese dalla banca centrale, si arriva intorno a 11.000 miliardi, più della metà del PIL degli Stati Uniti.

Mercato auto a picco

A marzo in Italia il mercato dell’auto è praticamente morto. Le immatricolazioni sono scese dell’85,4%, a quota 28.326, mentre 12 mesi fa se n’erano registrate 194.302. Malissimo Fca, con un calo del 90,4% e una quota di mercato scesa dal 24 al 16%. «Dati così negativi non si sono mai visti in oltre 100 anni di storia di motorizzazione. Basti dire che – in termini assoluti – siamo tornati alle vendite che c’erano in Italia negli anni Sessanta. Ma con una piccola differenza: nel 1960 noi avevamo 2.431.171 auto in circolazione. Oggi siamo a 38.360.000»
[La Repubblica].

Trump ha annunciato l’innalzamento dei limiti di emissioni delle automobili fino al 2026. Ha cancellato così gli standard sui consumi imposti da Obama. Una scelta che il presidente americano ha spiegato così: «La mia amministrazione sta aiutando i lavoratori delle aziende automobilistiche statunitensi sostituendo la fallita regola sulle emissioni di Obama. Impossibile soddisfare il suo Green New Deal Standard; un sacco di sanzioni inutili e costose per gli acquirenti di auto!».

Il coronavirus nel mondoLa metà della popolazione mondiale – 3,9 miliardi di persone – è costretta a stare a casa per contenere la diffusione del coronavirus. Il dato emerge da un’analisi dell’Afp. Le misure restrittive – isolamento obbligatorio o consigliato, coprifuoco, quarantena – riguardano oltre 90 Paesi. L’ultimo, a partire da ieri, è la Thailandia.

Buste paga

Il fondo sovrano norvegese ha bruciato l’equivalente di 114 miliardi di dollari nel primo trimestre del 2020 in conseguenza del crollo delle azioni provocato dal coronavirus.

La McLaren ha annunciato il taglio degli stipendi, compresi quelli dei piloti Carlo Sainz e Lando Norris. Una parte dei 900 dipendenti sarà messa in congedo forzato, un’altra finirà in cassa integrazione, chi resterà in servizio avrà lo stipendio decurtato.

Nel 2019 gli agenti dei calciatori hanno incassato dai club e dai loro rappresentati 200 milioni di euro. 187 li hanno messi le società, 13 i calciatori.
[Passerini, CdS].

Antonio Conte (11 milioni l’anno d’ingaggio, la cifra più alta nella storia delle’Inter e del calcio italiano) ha fatto sapere alla società che lui e i giocatori sono pronti a tagliarsi lo stipendio.
[La Gazzetta].

Le grandi banche britanniche hanno sospeso dividendi e piani di buy back dopo che la Bank of England ha chiesto loro di dirottare le risorse destinate agli azionisti verso l’economia, per contrastare gli effetti del coronavirus. Hsbc, Rbs, Standard Chartered, Barclays e Lloyds avrebbero dovuto staccare nei prossimi due mesi cedole per 7,5 miliardi di sterline.

«Il governo tedesco ha deciso che gli inquilini, e anche i negozianti, potranno rinviare il pagamento dell’affitto se si trovano in difficoltà. Ne ha approfittato subito l’Adidas per non pagare, anche se l’anno scorso ha superato i due miliardi di dollari di profitto»
[ItaliaOggi].

John Elkann e il consiglio di amministrazione di Fca hanno deciso all’unanimità di rinunciare in toto al proprio compenso da qui alla fine del 2020. L’ad Michael Manley ha chiesto che il suo venga tagliato del 50% per i prossimi tre mesi mentre i membri del Group Executive Council (Gec) ridurranno il loro del 30%. Tutto «per evitare una riduzione del personale nel secondo trimestre

I giocatori del Barcellona hanno accettato di tagliarsi lo stipendio del 70% per il periodo in cui non si giocherà. L’ha annunciato Messi su Instagram: «A margine della decurtazione del 70% dei nostri stipendi durante lo Stato d’Allarme, daremo un contributo affinché i dipendenti del club possano riscuotere il 100% del loro stipendio fino a quando durerà questa situazione

Fuori sacco

Palermo
La fame a Palermo, subito dopo la guerra, quella a cui i palermitani non sono disposti a tornare: era il tempo del “Biafra in casa”: «Il Cortile Cascino con una mortalità infantile al 12%, i bambini del Capo, della Vucciria, di Ballarò e dell’Albergheria denutriti e consegnati alla tubercolosi. Gli stracciaroli, i raccoglitori di cartone del Borgo Vecchio, i ferrivecchi e gli strozzini che si gonfiavano sempre più. Le donne andavano a prendere l’acqua alla fontanella e litigavano per poter mettere la pentola sul fuoco. I mariti battevano i quartieri alla ricerca di un qualunque lavoretto. La spesa, se così si poteva chiamare l’acquisto di pane, pasta, olio e zucchero, veniva fatta a credito. Il bottegaio segnava sul quadernetto in attesa che il capofamiglia riuscisse a guadagnare qualcosa. Ma la pazienza del commerciante non era infinita e allora poteva capitare che si imbandisse la tavola per consumare una cena che constava di pane inzuppato in un piatto di zucchero, e basta. Le osterie, in inverno, fornivano un piatto caldo fatto di castagne secche bollite (le “allesse calde”) e, quando era festa, un uovo sodo. Il macellaio lo si vedeva un paio di volte al mese. La domenica le donne gli chiedevano il dono degli “attaccagghieddi”, cioè gli scarti, le cartilagini di vitello e maiale, utili per insaporire il sugo».
[La Stampa].

di Nicola Dario

 
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