Editoriali

di stefano giovanni

Cand ci vo’, ci vo’

CHIETI | Ieri è entrato a far parte del Consiglio provinciale di Chieti Giovanni Di Stefano surrogando un consigliere dimessosi per essere diventato assessore comunale a Lanciano.

Il neo consigliere provinciale, sindaco di Fresagrandinaria dal lontano 1985, ha di proposito fatto venire meno il numero legale della seduta in corso, uscendo dall’aula insieme ai consiglieri di minoranza. Motivo del contendere: la destinazione delle somme di avanzo di amministrazione per le strade provinciali. Di Stefano ha ritenuto tale destinazione penalizzante per il vastese, per il quale era stata impegnata solo la somma utile a riparare l’ impercorribile Corso di Cupello, peraltro solo dopo che tutto il Consiglio comunale aveva formulato l’ennesima istanza alla Provincia. Quest’ultima, come se il vastese non esistesse, aveva predisposto una delibera per riparare le strade del Sangro e del Chietino, ma non di questa zona. Di Stefano, facendo notare l’incongruenza, ha chiesto di rivedere le destinazioni. Udita la chiara indisponibilità del presidente Pupillo, il sindaco di Fresa è uscito dall’aula, facendo venire meno il numero minimo per il proseguo della seduta. In tal modo ha soprattutto dimostrato al presidente –sindaco di Lanciano ed al vice presidente sindaco di Montenerodomo che della Provincia di Chieti fa parte anche questa zona, pur se l’estrema periferia sud. Per scontrarsi in questo modo ci vuole coraggio politico, che una matricola non avrebbe avuto. Il sindaco di Fresa calca il proscenio della politica da un trentennio e quindi non ha paura di fare le battaglie a difesa del suo territorio. I nostri complimenti al neo consigliere provinciale e segnatamente per questo coraggioso esordio: quando ci vuole, ci vuole !

Orazio di Stefano

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