Allagamenti: la proposta(di buon senso) arriva da un “forestiero”
SAN SALVO | Sono stato contattato, qualche giorno fa, dal proprietario di un appartamento de le Nereidi che aveva seguito lo scorso inverno il nostro servizio sugli allagamenti
in quella zona. Si tratta di un tecnico, molto esperto in manutenzione stradale, che ha voluto mostrarmi direttamente quelle che, a suo giudizio, sono le CONCAUSE dell’ultimo disastro e che lo saranno anche dei disastri annunciati del futuro…tutti sanno che se non si interviene i disastri si ripeteranno !
Di seguito riferisco ciò che mi è stato detto e che ho potuto vedere e fotografare.
PRIMA COSA DA FARE – Il canale del Consorzio di Bonifica si presenta come vediamo dalla foto: pieno di canne e sterpaglie. Va pulito. O il Consorzio di Bonifica o la Regione devono provvedere alla pulizia.
SECONDA COSA DA FARE – Il ponte storico del canale del Consorzio di Bonifica, misurato dal nostro amico, è di (15 x3 =) 45 metri quadrati. Il ponte “nuovo” della pista ciclabile è di 25 metri quadrati, quindi fa da imbuto all’acqua che arriva dall’ altro ponte e causa lo straripamento. Va allargato e portato anch’esso a 45 metri quadri. Lo devono allargare i Comuni che l’hanno realizzato ovvero Vasto e San Salvo. Di seguito le foto dei due ponti, uno più stretto dell’altro.
TERZA COSA DA FARE – Il vecchio canale di scolo è stato ostruito quando è stata fatta la rotonda. Va pulito. Deve provvedere alla pulizia il Comune di San Salvo e posizionarci qualche canale di raccolta fino all’altra parte della strada. La prima e la terza cosa da fare sono di normale manutenzione e possono essere fatte con poche risorse finanziarie. La seconda cosa è più costosa, ma, divedendola tra i due Comuni confinanti, non rappresenta una grande spesa.
QUARTA COSA DA FARE: la vigilanza da parte dell’Anas, che (se anche non avesse i soldi) avrebbe comunque tutto il know out tecnico per vigilare e collaborare con gli altri Enti. Sarebbe anche adeguata garanzia, poiché si tratta di un Azienda di Stato, che ha esperienza secolare in queste vicende. Mentre stavano facendo il sopralluogo, è passato e si è fermato l’ex sindaco Gabriele Marchese, per il quale ci sarebbeUNA QUINTA COSA DA FARE: dotare le Nereidi di pompe di sollevamento. Si tratta di una spesa costosa, ma suddivisa per tanti condomini può essere affrontata.
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Se davvero le cinque cose sopra riportate fossero risolutive andrebbero fatte con solerzia e sarebbero una dimostrazione di buon senso da parte di tutti gli attori-responsabili degli allagamenti: Regione Abruzzo, Comuni di Vasto e San Salvo, Condomini Nereidi ed Anas. Se, come sembra, i predetti non provvedono, attendendo che si muovano gli altri e preferendo rimpallarsi le reciproche responsabilità, nel noto gioco italico dello scaricabarile, allora non resta che la SESTA ED ULTIMA COSA DA FARE, prevista dal buon senso del legislatore: quando una cosa urgente ed indifferibile non la vuole fare nessuno, spetta al Giudice ordinare che si provveda. Per la verità, il mio interlocutore “forestiero” mi ha detto che l’ avv. Mastrovincenzo, a nome dei condomini de le Nereidi hanno già chiesto al tribunale di Vasto un intervento ex art.700. Speriamo che la firma del Giudice arrivi prima dei prevedibili temporali autunnali o invernali.
Orazio di Stefano
Ps laddove gli attori-responsabile volessero confrontarsi in un’altra trasmissione televisiva (Chi c’è, c’è da me condotta) non hanno che chiedermelo. I MIEI microfoni e la MIA telecamera sono a disposizione.