I novant’anni di una nobildonna
Caro Donato, ho molto apprezzato la tua lettera di Auguri, anzitutto nella forma, poiché- come sai- la forma spesso è sostanza.
Avresti potuto usare la posta elettronica o watsapp
e invece hai volutamente scelto la “vecchia” e mai tramontata missiva, utilizzando anche il francobollo e dunque senza badare a spese. In tal modo hai ulteriormente dimostrato quanto sia importante per te comunicare con i vecchi amici e compagni. L’hai fatto per te stesso e per il concetto che hai delle relazioni amicali. Ma l’hai fatto soprattutto per adempiere ad una gentile, sincera, affettuosa e spontanea richiesta di tua madre Nicoletta. La quale è davvero una Nobildonna, non nel senso abusato e retorico che ne davano i nobili pre e post borghesi. Ma nel senso cristiano e socialista del termine.
Tua mamma è una Nobile, perché ha sempre lavorato, ha sempre rispettato tutti, ha allevato Voi, suoi figli, secondo i valori di onestà e lealtà. E soprattutto ha lottato per i diritti suoi e della sua generazione, con coraggio e a testa alta. Ha lottato per dare a voi tutti il senso della libertà e dell’uguaglianza. Se abbiamo studiato, se pensiamo che ribellarsi è giusto (di fronte ai soprusi), se il popolo ha avuto quella RAGIONE che ricordi (ovvero la possibilità di non essere più sfruttato come avveniva da secoli), noi lo dobbiamo a quelli della generazione di Nicoletta, che hanno lavorato e lottato, che hanno amato e rispettato gli altri, che sono nobili nell’animo, a cui noi dovremmo, anzi dobbiamo essere grati per sempre.
Per questo,ti invio i miei più cari auguri di Buon Anno e ti prego di estenderli anche a Nicoletta. Anzi a lei i miei doppi auguri: per il 2017 e per i suoi 90 anni, con i sensi della mia personale deferenza, come si conviene nei confronti di una Nobildonna.
Fraternamente,
Tuo Orazio