A Montalfano i cittadini sono preoccupati
MONTALFANO | Camillo D’ Amico mi ha chiesto di moderare due incontri del suo Movimento civico, Il Cambiamento. L’ ho fatto volentieri, anche perché ritengo Cupello una realtà, per quanto più piccola, molto simile a quella sansalvese, in termini culturali,
sociali ed anche politici. Peraltro D’ Amico aveva voluto questi incontri per rendicontare la sua attività di oppositore ancora in carica: a Cupello sindaco e consiglio comunale saranno rinnovati nella prossima primavera. Dei due incontri, uno si è tenuto nel capoluogo e l’altro nella popolosa contrada di Montalfano. Essi sono stati davvero diversi, come diversi sono le realtà sociali che ci ospitavano. Il primo incontro, quello di Cupello, è stato il classico incontro di rendiconto politico. Il consigliere ha elencato le iniziative fatte negli anni (interpellanze, proposte, interventi, lettere al Prefetto su nonno vigile, parcheggi, ascensore in Comune, baratto amministrativo, ecc…) ed i presenti hanno diligentemente ascoltato. D’ Amico ha anche comunicato che il suo Movimento sta lavorando per superare la divisione politica del centrosinistra di cinque anni fa. I presenti ne hanno preso atto con rispetto. Diligenza e rispetto, forse anche curiosità, come si fa al cospetto di una forza politica che ha avuto un ruolo, che ha fatto delle battaglie, che è ritenuta importante per la dialettica politica tra maggioranza e minoranza. Del resto se non ci fosse Camillo (come tutti lo chiamano) chi avrebbe interpretato il ruolo di minoranza oppositiva a Cupello. La gente questo lo sa e, pertanto, lo rispetta.
A Montalfano, invece, è andato in onda tutto un altro film. I presenti (non li ho contati; a occhio erano lo stesso numero di quelli del capoluogo), non sono stati solo rispettosi e diligenti. Ma sono interventi ripetutamente, tanto che mentre a Cupello D’ Amico aveva parlato per due volte, a Montalfano ha parlato solo nella prima parte, per illustrare le iniziative fatte negli anni. Tutta la seconda parte dell’ incontro (durato un’ora di più del previsto) è stata praticamente monopolizzata dagli interventi dei presenti, a partire da quello di Dino Ottaviano, che presiede il Comitato locale sui problemi ambientali. E proprio questi ultimi hanno reso diversi i due incontri. Nell’incontro di Montalfano è emersa chiaramente la preoccupazione che possa succedere qualcosa dalla Stogit e che l’aria sia inquinata dai fumi dell’azienda locale e dal conferimento della “strana” immondizia che arriva a Valle Cena (Civeta) dalle Regioni campana e pugliese. I presenti hanno detto chiaramente di sentirsi soli e abbandonati in balìa di due potentissime grandi aziende, che andrebbero monitorate di più. Anzi, hanno apprezzato che sia stato possibile incontrare, come Comitato, i vertici della Stogit, segno che la preoccupazione non è pregiudiziale, ma nasce dai cattivi odori, che spesso si avvertono nell’aria. Una preoccupazione che “rientra” se viene considerata e non trascurata dai pubblici poteri, a partire dal Comune. Di cui D’ Amico è l’unico della minoranza ed è il solo a fare opposizione. Ma a Montalfano è considerato vicino alla gente, perché fortemente impegnato sull’ambiente e sulla salute. E, si sa, la salute è la prima cosa.
Ods
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