Dopo la rottura tra Mattarella e Salvini & Di Maio sembrava profilarsi un ' 48. Ovvero uno scontro elettorale tra europeisti ed antieuropeisti, che avrebbe sicuramente messo in discussione l' equilibrio socioeconomico della Nazione. A conferma di questa possibilità, il Pd aveva lanciato
l' idea di un fronte repubblicano (con Fi) contro il fronte sovranista - antisiatemico (M5S-Lega). Per fortuna la cosa è rientrata. Salvini (che tutti avevano dato per iperelettoralista) ha dimostrato che non aveva finto totalmente come avevano pensato i retroscenisti senza riscontri. Di Maio ha ritirato l' istintiva proposta di impeachment. Mattarella ha accettato Savona sia pure agli Affari europei. I mercati e Mister Spred si sono calmati. Ma la lotta sistema-antisistema è solo rinviata? O non si farà più? M5S è nato come movimento antagonista e bisogna vedere il suo grado di integrazione. Di Maio ha già detto "Ora noi siamo lo Stato". Può essere che il sistema li riassorba come ha fatto con vari movimenti antisistemici: il vecchio Pci, Forza Italia del '94 e lo stesso Msi. Può essere che così non sarà e che quindi M5S sarà come i pannelliani (non i radicali della Bonino) o come i comunisti di Bertinotti, che per due volte hanno fatto cadere Prodi. La Lega è già integrata ampiamente nel sistema e quindi le sue saranno svolte di destra, ma non rivoluzionarie. Il problema, dunque, non sarà se il nuovo Governo sfascera' lo Stato o l' Europa, che hanno anticorpi per difendersi. Il problema è se gli eurocrati accetteranno le politiche che allargano i cordoni della borsa italiana. Cosa che non hanno consentito a Berlusconi, nonostante Letta e Tremonti, nel 2011, defenestrandolo per sostituirlo con Monti. Berlusconi ha accettato i veti ai ministri da parte di Scalfaro e di Napolitano, che ha anche votato nel 2013. Salvini, invece, al primo veto di Mattarella ha fatto saltare il banco (anche se poi è stata trovata la mediazione). Berlusconi ha accettato la guerra in Libia, impostagli dalla Francia e da Napolitano e poi ha accettato di dimettersi e votare Monti. Salvini e Di Maio accetteranno i diktat se è quando arriveranno da Bruxelles e Berlino? Dipende appunto dal grado di integrazione, soprattutto delle 5 Stelle. Al momento questo grado di integrazione non è misurabile, perché ha troppe variabili.
Ods
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