Editoriali

giudice e martelletto

W la democrazia partecipata

Agli inizi di marzo esce una sentenza (definitiva). La cui parte vittoriosa (prima che la stessa venga pubblicata) chiede ed ottiene dalla parte soccombente un accordo. Che viene "accordato" (mi si perdoni il bisticcio di parole) in un Consiglio comunale,

dal quale escono, nel momento del voto di ratifica dell' accordo stesso, i quattro quinti dell' opposizione. Tra la pubblicazione della sentenza ed il Consiglio accordante intervengono: due giornalisti con altrettanti articoli (uno on line e uno su un quotidiano); un ex sindaco con un post su Facebook ed infine con un' interpellanza il quinto consigliere di minoranza, che è l' unico che si è astiene. Tutta la maggioranza ovviamente vota favorevolmente all' accordo post sentenza. Ricapitolando, a parte il dibattito in Consiglio che è un atto dovuto, nel quale hanno parlato sei persone, di una vicenda in cui si sono spesi (o si spenderanno) centinaia di migliaia di euro per avvocati, in cui il Comune pagherà almeno 430 mila euro, che ha coinvolto tutti i gradi della giustizia amministrativa italiana e due gradi di quella civile, che ha riguardato decine di imprenditori di un settore che a lungo ha condizionato la politica cittadina, che coinvolge centinaia di famiglie socie di cooperative alla Peep del Rione Marina, ebbene di tutto questo, anzi su tutto questo si sono pubblicamente espressi: qualche giornalista (di cui una vastese), un ex sindaco e 6 amministratori in carica durante il Consiglio comunale. Insomma, in tutto meno di dieci persone. E' così che vanno le cose oggi.

Ods

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