Editoriali

SANTANTONIO MASCIALE

Tonino Masciale, un personaggio eclettico e rispettato

Ieri sera è morto Tonino Masciale, detto marisciall. Anzi marisciallett, perché marisciall era suo padre Peppino, proveniente da Bitonto, che aveva sposato una sansalvese, Vitalina Di Rito, zia di Donato. È stato proprio quest'ultimo a farmi sapere che Tonino stava male

e poi tra i primi a dare la notizia su facebook, dove hanno annunciato e commentato la dipartita tutti i siti e tutti i gruppi social della città, con centinaia di suoi amici, oltre ovviamente alla sua famiglia. Ciò dimostra che Tonino è stato un uomo pubblico, pur senza aver mai ricoperto cariche amministrative, anche se è stato membro della Commissione edilizia comunale (quando la Cec contava, nella seconda metà degli anni settanta) e dirigente del Partito comunista italiano. Egli è stato uomo pubblico, anzitutto perché era un musicista noto e bravissimo, che aveva fatto parte tra la fine degli anni sessanta e la prima metà degli anni settanta del complesso di Cesare de Cesaris. Un altro si sarebbe limitato alla  musica, che lui ha pure insegnato. Ma, invece, Tonino è stato anche geometra (come tecnico il Pci lo aveva designato in Commissione), fotografo, radioamatore e titolare di una tv locale: Tmg. Personalmente ho abitato a 50 metri da casa sua; ho fatto la scuola di musica da lui (anche se per un breve periodo); ho condiviso la passione di radioamatore insieme a Marco Granata (andavamo tutti e tre alla fiera cb di Pescara); ho tenuto una trasmissione sui giovani a Tmg, partecipando ai suoi primi talk (ricordo ancora nitidamente un dibattito con Raimondo Pascale ed Arnaldo Mariotti sull' aborto, relativamente al referendum del 1981); ho fatto parte con lui di organismi politici nella cosiddetta prima repubblica. Quindi, per un lungo periodo della mia vita infantile, adolescenziale e giovanile ho frequentato il suo avanzatissimo laboratorio tecnologico, dove c'era di tutto: la più moderne delle telecamere, la macchina fotografica di ultima generazione, la ricetrasmittente che arrivava oltreoceano e la fisarmonica, che da sola suonava, anzi era suonata come un complesso. Poi, come spesso capita nella vita, ci siamo persi di vista, per ritrovarci su facebook dove lui seguiva, commentava, postava insomma teneva aperto il suo feedback con migliaia di amici e conoscenti, confermandosi uomo pubblico anche in era di internet. Masciale era uomo pubblico, perché traeva forza e compiacimento dall' esserlo: non per ambizione personale (avrebbe potuto fare l' amministratore comunale come tanti di noi e non l' ha fatto) e men che meno per i soldi (non era venale, tanto che, come ha raccontato suo cugino, le foto per gli eventi politici non se le è mai fatte pagare). Tonino faceva tutte quelle attività soprattutto per stare tra la gente, anzi tra la gente più diversa. Era in grado di stabilire rapporti solidi con gli anziani del Pci e con i giovanissimi musicisti, con medici affermati e con contadini poveri, che lo stimavano per le sue capacità. Questo ne faceva un personaggio unico in questa città, dove si è fatto un nome, ma senza accorciatoie, senza raccomandazioni, senza provenire da una famiglia ricca. Egli è fatto un nome solo grazie alle sue capacità personali ed ai suoi sacrifici (quando parlavamo al baracchino facevamo le ore piccole, ma lui oltre che parlare sviluppava le foto, come allora si faceva nella camera oscura). Quindi capacità e sacrifici, mixate a correttezza e rispetto. Queste le qualità che hanno reso Tonino Masciale un personaggio eclettico e rispettato in città.                                

 Ods

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Si ringrazia sansalvoantica.it per la foto