Se prima erano due a ballare l' halli galli, adesso sono in sette

Se prima erano in due... i candidati alla Regione (Tonino Marcello e Silverio Marzocchetti), poi sono diventati cinque (con Maria Travaglini, Evanio Di Vaira e Fabio Travaglini) ed alla fine sono diventati in sette (con le ultime new entry di Antonio Turdò e Gabriella D' Angelo.

In maggioranza i maschi, in 5 contro 2 donne. In maggioranza quelli candidati con Legnini (3) contro quelli con Marsilio (2): M5S e Casapaund devono accontentarsi di uno a testa. Tra i 7 candidati di San Salvo l'età media è di 45 anni. Tutti hanno avuto precedenti candidature. Due sono sono assessori in carica (a San Salvo) e due sono consiglieri in carica, entrambi di minoranza: uno a San Salvo (Fabio Travaglini) e uno a Carunchio (Antonio Turdò). Nessuno di loro è mai stato in Regione, due hanno maturato esperienze in Provincia (Turdò e Marcello) e quattro nei Comuni. Tre hanno scelto le civiche pure: Marcello, Fabio Travaglini ed Antonio Turdò); tre hanno scelto i partiti: Marzocchetti, Di Vaira e Maria Travaglini; una, la D'Angelo, ha scelto una civica di partito: Avanti Abruzzo, che si richiama al Psi. A San Salvo potrebbe votare dai 9000 ai 10000 elettori, di cui oltre la metà esprimeranno la preferenza a uno o due candidati (se maschio e femmina). Se dovessero decidere di scrivere un cognome circa 5000 elettori sansalvesi in media ciascuno dei 7 candidati potrebbe raccogliere nella sua città all' i circa 700 voti. Ma quando si calcola che ciascuno di noi mangia mezzo pollo a testa, si sa che c'è qualcuno che ne mangia uno intero e qualche altro che resta digiuno. Per i voti, dei 700 potenziali, qualcuno prenderà 100 e qualche altro potrebbe prendere 1300. Diciamo che l' asticella della bella figura a San Salvo è di 700 voti, che se uno li prende poi se li può rigiocare anche alle comunali. Certo c'è differenza tra le civiche e le liste col simbolo, perché questo senz' altro aiutano, ma l'asticella non può che essere quella mediana

Ods

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