Sono stato all' evento politico organizzato l' altra sera da Tonino Marcello al Gabry Park Hotel. Mi sono seduto in prima fila accanto alla telecamera ed ho osservato, curioso di sentire cosa avesse detto (e se l' avesse detto) sulla questione dell' altra candidatura a destra.
Anzitutto, ha parlato il sindaco Magnacca, seguito dal candidato presidente Marsilio. Quindi ha preso la parola Tonino Marcello e con coraggio (sono convinto che qualcuno glielo avesse sconsigliato) ha raccontato come sono andati fatti. Con serenità e sincerità, ha confermato ciò che avevamo scritto noi sia pure senza sapere le circostanze nei dettagli. Ovvero che mesi orsono si era tenuta una riunione di assessori e consiglieri, dove addirittura l' autorevole presidente Spadano aveva proposto che se ci fossero state più candidature per le regionali avrebbero dovuto fare una votazione interna e segreta, tra i consiglieri di maggioranza, allo scopo di decidere unitariamente. Siccome nessun altro/a si era dichiarato/a disponibile, quella di Marcello era restata la sola candidatura a destra, che quindi sarebbe stata ufficialmente lanciata e supportata da tutta l' Amministrazione comunale. Solo qualche giorno prima della chiusura delle liste, è arrivata l' altra candidatura, che ovviamente a Marcello dispiace (anche se non l' ha detto, ma si capiva dal suo tono). Dopo aver parlato di questo fatto increscioso, in modo altrettanto sereno, il candidato ha parlato dei problemi del territorio, comunicando le sue personali proposte da attuare in caso di elezione. La sera stessa, Tonino mi ha scritto un messaggio per chiedermi come fosse andato l' evento. Gli ho risposto: "Sei un galantuomo e questo stasera si è capito". Non gliel' ho detto, ma lo scrivo qui: questo suo modo di essere sincero sarà apprezzato dalla città. Premetto che sono stato rimproverato diversi anni fa per questo mio "vezzo di dare patenti da galantuomo". Ma non lo facevo e né lo faccio per ragioni di moralistica presunzione. Intendevo ed intendo far capire ai miei amici politici che chi si comporta bene, rispetta gli altri, non fa fregature, non è cinico alla fine viene premiato anche elettoralmente. Del resto, questa mia lettura è stata confermata dal fenomeno sociale delle 5 Stelle, che in sette anni sono arrivati al bacino elettorale che il vecchio Pci aveva conquistato in 25 e che il Psi non ha mai avuto avuto: un elettore su tre. Infatti, il M5S si è presentato senza cinismo, senza arrivismo, unito all' interno (vero o non vero, così è apparsi) ed ha soffiato voti a quelli che un tempo erano "centralisti democratici" e che poi si sono convertiti al correntismo sfrenato. Per chiudere, torniamo a Tonino Marcello: ha ricevuto una fregatura, ma si è fatto la foto "unitaria"; non ha fatto saltare il tavolo, ma si è tolto (giustamente) il sassolino dalla scarpa, con rispetto e senza offendere nessuno. Quindi aspetta il responso popolare. Vincerà alla Regione? Non lo sappiamo. Tuttavia una cosa l' ha già vinta ed è più molto importante della politica: un lungo abbraccio sotto il palco quella sera da parte della moglie Giovanna, che evidentemente gli vuole bene, proprio perché sa che ama il rispetto della parola data. Che è tipico dei galantuomini, coi quali gli italiani stanno archiviando il vecchio modo correntizio di fare politica, cinico e baro.
Ods
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