Con la cultura si mangia. A dirlo è Paola Dubini, economista "prestata" alla cultura. Anzi, docente di economia alla Bocconi, che ha studiato le ricadute degli investimenti culturali ed ha messo tutto nero su bianco su un libro, titolato appunto: "Con la cultura non si mangia: falso"
in provocatoria risposta al noto tremontiano "Con la cultura non si mangia". La Dubini ha presentato questo suo volume, edito da Laterza, alla Porta de la terra giovedì scorso, invitata da Licia Zulli (che gestisce il Centro culturale) e Bianca Campli (presidente club Unesco per Vasto). Zulli e Campli hanno amabilmente conversato con l' autrice, che ha riproposto la sua tesi, scientificamente dimostrata: per ogni euro investito in cultura si produce un euro e ottanta centesimi, con una ricaduta pari quasi al doppio dell' investimento. Insomma, un notevole frutto, con punte stratosferiche: alla Scala di Milano la ricaduta per ogni euro investito in cultura è di due e ventisette centesimi: ben oltre il doppio. E queso senza contare le ricadute non propriamente "culturali", come quelle dei bar che stanno nei pressi dei musei e delle opere artistiche visitate dai turisti e dagli appassionati. Nonostante questo, in Italia si investe in cultura solo l' 0,28% del bilancio dello Stato, cioè nulla. Che dire? La Dubini ha ragione: speriamo che le cose cambino!
Ods
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