SE SETTANT'ANNI VI SEMBRAN TROPPI
Non sono troppi settant' anni per dimenticare cosa accadeva in quel tragico marzo del 1950. E fanno bene, anzi benissimo, le comunità di San Salvo e Lentella a promuoverne il ricordo con due impegnative manifestazioni al più alto livello istituzionale.
La prima si svolgerà a San Salvo il 15 marzo, dove sarà ricordato l' occupazione del bosco Motticce da parte di 1500 contadini poveri, praticamente quasi tutta la popolazione attiva.
La seconda si svolgerà a Lentella il 20 marzo, dove sarà ricordato l' eccidio in cui persero la vita Cosmo Mangiocco e Nicola Mattia.
Sia a San Salvo che a Lentella saranno inaugurati due monumenti, rispettivamente alla rotonda di Via Montenero (lu virricce) ed alla rotonda della strada di collegamento che dalla Trignina porta a Lentella.
Il monumento sansalvese è stato ideato e progettato dallo scultore Claudio Gaspari e realizzato da Gron Stell.
Il monumento lentellese è stato ideato, progettato e realizzato dallo scultore Ettore Altieri.
Le ubicazioni prescelte non sono casuali:
a San Salvo il monumento "Humus" sarà apposto dove i contadini poveri si radunarono per partire alla volta del Bosco Motticce.
A Lentella il monumento sarà apposto nello svincolo della strada, che i contadini poveri sistemavano senza retribuzione (con il cosiddetto sciopero alla rovescia).
A Lentella, nella stessa giornata, sarà intestata anche la biblioteca comunale a Pierino Sciascia, che quella biblioteca realizzò nel corso della sua ventennale ed onorata sindacatura, conquistata da dirigente comunista, che le lotte del '50 aveva organizzato ed animato. Ad inaugurare monumento e nuova intestazione della biblioteca sarà addirittura il capo del Governo, Giuseppe Conte, in una giornata storica per la piccola Lentella, collegata da un filo rosso invisibile alla vicina San Salvo. Nella cui manifestazione pure sono attesi membri del Governo centrale, oltre che i capi delle Giunte regionale, provinciale e comunale.
Ad uccidere i due contadini lentellesi fu un appuntato dei carabinieri.
La settimana dopo, i contadini poveri sansalvesi non furono uccisi solo perché a comandare il plotone c' era un giudizioso ufficiale superiore (un colonnello - carabiniere). Il quale bloccò l' ordine di disperdere (con le armi) i manifestanti, allorquando tra il suo plotone e la povera gente si interpose un eroico deputato marsicano, Bruno Corbi.
Le pistole ed i fucili non esplosero a San Salvo i colpi sparati a Lentella probabilmente perché sarebbe stato colpito un membro delle Istituzioni. Le stesse che settant' anni dopo tornano da noi, al più alto livello, per onorare quei combattenti e quei caduti.
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Dopo quei fatti la povertà nel vastese fu quasi debellata o, comunque, fortemente ridotta, grazie alle emigrazioni ed alla creazione della Siv da parte del Governo Moro.
Dopo quei fatti il vastese è cresciuto moralmente e materialmente e non ci sono più state sparatorie con i carabinieri, perché le sparatorie avvengono, dove c'è la povertà morale o materiale.
Ods