GIORNO DEL RICORDO, MENNA: VIOLENZA E DITTATURA VANNO CONDANNATE SEMPRE
Questa mattina presso il Largo Tommaso Saraceni, l’area compresa tra l’innesto di via Vittorio Veneto e via XXIV Maggio, il sindaco di Vasto Francesco Menna ha deposto una corona d’alloro in occasione del Giorno del Ricordo.
Alla cerimonia organizzata per richiamare alla memoria una delle più grandi barbarie del secolo scorso, che si consumò nell’orrenda e disumana ferocia delle foibe, hanno partecipato insieme al sindaco Menna il Presidente del Consiglio comunale Marco Marchesani, gli assessori Anna Bosco e Nicola Della Gatta, diversi consiglieri comunali, le Forze dell’ordine e le associazioni combattentistiche e d’arma.
“Le Foibe sono state per l'Italia un momento di grande tragedia, gli infoibati sono stati italiani tragicamente uccisi dalle truppe di Tito e dal Comunismo slavo. Un ragazzo vastese della Guardia di Finanza, Tommaso Saraceni è stato infoibato. Un giovane - ha evidenziato nel suo intervento il sindaco Menna - che ha dato la propria vita per la libertà e per la democrazia. A lui abbiamo dedicato un Largo in ricordo di quello che è successo, come testimonianza, come monito per i giovani, e anche per ricordare tutto ciò che la Guardia di Finanza e le forze di Polizia hanno fatto per il nostro Paese per liberarlo dalle dittature. La Shoah, il nazifascismo, la dittatura comunista sono facce della stessa medaglia. Sono frutto della violenza, della dittatura e vanno condannate sempre e comunque. C’è stata una grande generazione che ha combattuto per liberare l’Europa e l’Italia dalle dittature. Ha combattuto per la libertà, per la democrazia e per la Costituzione, per i valori che oggi viviamo. Grazie di cuore alle Forze dell'Ordine che portano nella loro testa, nel loro cuore e nelle loro gambe - ha concluso Menna - questi principi e questi valori che danno lustro e forza e ci fanno sentire orgogliosi di essere italiani.
Grazie alla famiglia Saraceni.
Grazie di cuore e buona Giornata del Ricordo a tutti”.