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GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO L’OMOFOBIA, LA LESBOFOBIA, LA TRANSFOBIA E LA BIFOBIA, ESPOSTA LA BANDIERA ARCOBALENO A PALAZZO DI CITTA’

Scritto da Sansalvomare

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GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO L’OMOFOBIA, LA LESBOFOBIA, LA TRANSFOBIA E LA BIFOBIA, ESPOSTA LA BANDIERA ARCOBALENO A PALAZZO DI CITTA’

Oggi, 17 maggio, ricorre la Giornata Internazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la transfobia e la bifobia, finalizzata a promuovere eventi di sensibilizzazione per contrastare il fenomeno delle discriminazioni in tutte le sue forme e in tutti i Paesi del mondo. Una data riconosciuta e celebrata dall’Unione Europea, dalle Nazioni Unite e dalle loro Istituzioni.

Il Comune di Vasto, inoltre, ha aderito nel 2020 alla Rete Nazionale delle Regioni e degli Enti locali denominata RE.A.DY fondata nel 2006 da 12 città, nata per prevenire e superare l’omotransfobia. Attualmente conta più di 240 partner e ha come segreteria il Servizio LGBT della Città di Torino.

Per l’occasione la Consulta Giovanile ha proposto di esibire sul balcone di Palazzo di Città la bandiera arcobaleno.

Il sindaco Francesco Menna ha ringraziato i giovani della Consulta sempre impegnati per la promozione di iniziativeper il contrasto ad ogni forma di discriminazione.

E’ una data fondamentale - dichiarano l’assessore al Welfaree all’Inclusione Sociale, Nicola Della Gatta e l’assessora alle Politiche giovanili, Paola Cianci -  per le persone LGBT e per le Istituzioni che si impegnano a tutelare e promuovere i Diritti di ogni essere umano. E’ la data in cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 1990 ha cancellato l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali, riconoscendola come una variante naturale del comportamento sessuale umano. Con l’esposizione della bandiera arcobaleno sul Palazzo di Città insieme alla Consulta Giovanile vogliamo dare il nostro contributo al contrasto dei tanti discorsi d’odio che ancora oggi purtroppo sono ricorrenti soprattutto sui canali social. L’orientamento sessuale e l’identità di genere sono ai primi posti fra le cause di discriminazione negli spazi pubblici, sul luogo di lavoro e persino in famiglia. Per questo - concludono Della Gatta e Cianci - continueremo a confrontarci con le associazioni impegnate per la tutela dei diritti umani per mettere in campo azioni congiunte per veicolare il messaggio di solidarietà alla comunità LGBTQI+ in particolar modo tra i più giovani”.

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