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Vittorio Di Paolo  pensionato salvanese  è tornato a fare il mestiere che gli piaceva di più “Lu  ferrare”

Scritto da Sansalvomare

màstre Vittorio Di Paolo

Vittorio Di Paolo  pensionato salvanese  è tornato a fare il mestiere che gli piaceva di più “Lu  ferrare”

Vittorio Di Paolo, verace salvanese, cominciò  a 13 anni a battere il ferro arroventato  sull’incudine.  Apprese  l’arte della forgiatura  e della lavorazione del ferro battuto  da màste  Nicola De Felice persona  semplice  e di grande professionalità e moralità.  Alla morte del  suo vecchio maestro, continuò

a mantenere accesa l’attività di fabbro ferraio.  San Salvo ha sempre  avuto  maniscalchi  di grande levatura, infatti  màste Rocche Castorio  fu uno dei più bravi  fabbri-ferrai abruzzesi.  Vittorio  eccelleva  nella ferratura dei  cavalli, asini, buoi e muli.  Solo, che i soldi,  gli arrivavano con il contagocce.  Veniva ripagato quasi sempre  in natura, alla fine del raccolto, con forniture di farina, di olio e di vino. Nel 1960 abbandonò  la fucina di fabbro  e partì alla ricerca di un lavoro in  Svizzera. Entrò come operaio in una grande industria.  Un giorno  fu preso, però, da una acuta nostalgia del paese; preparò la valigia raccolse gli indumenti  e prese il treno diretto in Abruzzo.  La fortuna gli arrise;  trovò  lavoro nello stabilimento  S.I.V.  a  San Salvo (attuale Pilkington).   Oggi, Vittorio è un pensionato per modo di dire,  dato che non sta mai fermo un attimo.  Si  é rimesso a fare  lu ferrare,  che ha sempre desiderato fare.   Forgia  il ferro ancora a mano. Con màstre Vittorio, finirà una lunghissima  tradizione della nostra città  nel campo della ferratura dei cavalli. Peccato!  

Michele Molino

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