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L' AMARO SFOGO E LE PREVISIONI DI TAGLIENTE

Scritto da Sansalvomare

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L' AMARO SFOGO E LE PREVISIONI DI TAGLIENTE

E’ consuetudine con Peppino Tagliente vedersi in campagna elettorale per “fare innocenti previsioni” sull’ esito delle elezioni (la cosa ci diverte pure, perché generalmente ci azzecchiamo…).


Per questo, l’ ho chiamato e gli ho detto: “Ma come? Si vota in sei Regioni, in tanti Comuni e per un Referendum costituzionale e non ci facciamo la solita chiacchierata da pubblicare?”.
Secco lui mi ha risposto "Si! ", ma ha subito aggiunto: “a condizione, però, che non ci limitiamo solo alla politica nazionale…”.
Ne ho dedotto che avesse avuto qualche sassolino nella scarpa, per chiedermi espressamente di allargare il discorso ed ho pure immaginato quale…
Per cui, appena ci siamo seduti davanti al un buon caffè di Carlo Sorgente (Argentieri), l' ho invitato a parlarmi degli ultimi fatti politici-estivi. E Tagliente è partito, come un fiume... in piena... diversamente dalla prima cosa di cui mi avrebbe parlato: il Trigno vuoto e la carenza idrica.
“La quale – secondo Tagliente – non dipende solo dal fatto naturale che non sta piovendo, né solo dalle linee vetuste: la carenza dipende anche dai responsabili della cosa pubblica, che ricercano lo scoop e non fanno nulla, anche perché non conoscono il territorio”.
Presidente, che dovrebbe fare la politica per evitare la carenza idrica ?
“Quello che non ha fatto e non l’ha fatto perché non conosce il territorio: con 4 soldi (forse anche con il contributo della Pilkington) la politica dovrebbe risistemare la cosiddetta traversa di Pietrafracida, il cui muro di contenimento è crollato e non raccoglie più l’acqua del Trigno, la quale, per questo, va dispersa. Se si fosse fatto 'sto piccolo lavoro di semplice manutenzione straordinaria non avremmo avuto i problemi idrici negli ultimi due giorni dell’estate, rimediando le brutte figure che sappiamo. Potrei dire che bisogna finire Chiauci (la diga ndr) e potrei ricordare che dopo la mia convenzione con il Consorzio industriale l’acqua per anni non è mancata, ma non voglio parlare di grandi opere o grandi azioni. Mi limito ad invocare la sistemazione di Pietrafracida!”
Dall’acqua, presidente, passiamo al suo opposto: al fuoco, che ha distrutto la Riserva di Punta Aderci… “Fermo ! Non si chiama Riserva di Punta Aderci, ma Riserva protetta di Punta Aderci. Eppure non è protetta, se succede quel che è successo. Sia chiaro, non ce l’ ho con la Cogecstre, anche perché il primo loro incarico glielo diedi io stesso come sindaco di Vasto. Tuttavia, mi chiedo se essa è chiamata a vigilare o a fittare gli ombrelloni. Così come dico ai politici: la Riserva non è protetta, se non si selezionano gli ingressi ed ognuno può entrare. Non è protetta, se non ci sono servizi igienici ed ognuno può fare i propri bisogni dove vuole. Non è protetta, se non ci sono servizi di vigilanza e di parcheggio. Paradossalmente questi si pagano alla Marina di Vasto e non alla Riserva: dovrebbe essere esattamente il contrario.
Servono guardie ambientali, specializzate più che la Protezione civile. Mi chiedo se 'ste cose c’è bisogno che le dica io ? Chi ha responsabilità pubbliche non dovrebbe forse sedersi attorno ad un tavolo e fissare le regole di Punta Aderci e Punta Penna ?”
Forse proprio questo è il punto: la politica non fa neanche le cose minime ed è per questo che è così sputtanata…perciò il “Referendum sarà vinto dal si, anche se si dovrebbe riflettere sul serio su questo quesito. Non è un problema etico e non si può invitare a votare secondo coscienza; l' Abruzzo rimarrebbe sguarnita di parlamentari, come pure le altre Regioni piccole”.
Ok presidente: ho capito sei per il no, ma pensi che vincerà il si. La facciamo la previsione sulle regionali: finisce tre a tre ? Quattro a due ? O cinque a uno. Risposta sorniona: "sicuramente finirà quattro a due, se non addirittura cinque a uno…per il centrodestra" .
Questi lo sfogo e le previsioni di Tagliente: speriamo che ha da capire, capisca!
Ods

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