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La Radioterapia di Chieti non teme il Coronavirus. Salve tutte le prestazioni

Scritto da Sansalvomare

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La Radioterapia di Chieti non teme il Coronavirus. Salve tutte le prestazioni

Nessuna riduzione delle attività nonostante il lockdown e le difficoltà causate dalla pandemia da Coronavirus. La Radioterapia oncologica dell'ospedale di Chieti fa il punto sui mesi appena trascorsi, durante i quali è stato mantenuto costante il numero delle prestazioni garantite ai pazienti rispetto allo stesso periodo del 2019.

Il dato emerge dai protocolli organizzativi adottati dal reparto teatino nella fase di lockdown e in quella di post-lockdown, pubblicati sulla rivista scientifica internazionale “Radiation Oncology”. 

Proprio in questi giorni l'unità operativa ha attivato un turno serale, fino alle ore 23, sull’acceleratore lineare in questo momento attivo per smaltire le liste di attesa. 

«La radioterapia è un trattamento salvavita sui pazienti oncologici - spiega il direttore dell'unità operativa, il professor Domenico Genovesi - e le terapie radianti non si sono mai fermate durante tutto questo periodo, sia nella fase acuta del Coronavirus sia nei mesi a seguire. Non sono stati registrati casi di positività tra pazienti oncologici, di per sé fragili, e operatori sanitari, mantenendo un elevato livello numerico di prestazioni erogate. Confrontando l'attività del Centro teatino nel periodo dal 9 marzo al 4 maggio 2019, ovvero in condizioni di ordinaria routine, con lo stesso intervallo temporale dal 9 marzo al 4 maggio 2020, in piena fase di emergenza Covid-19, non abbiamo osservato variazioni sul numero delle prestazioni eseguite». 

Nel 2019 sono state infatti effettuate 123 prime visite di radioterapia, 137 nuovi pazienti sono stati preparati al Simul TC e 151 pazienti sono stati trattati sugli acceleratori lineari. Nello stesso periodo del 2020 e durante la fase critica pandemica, l'assetto organizzativo adottato ha permesso di eseguire 121 prime visite radioterapiche, 135 nuovi pazienti sono stati preparati al Simul TC e 170 pazienti sono stati trattati sugli acceleratori lineari. 

«Il riconoscimento della pubblicazione di questo lavoro - afferma Genovesi - si aggiunge al lavoro già pubblicato sulla rivista ufficiale della Società europea di radioterapia oncologica nel quale la Radioterapia di Chieti ha condiviso, elaborato e confrontato con i migliori centri di radioterapia oncologica italiani i propri protocolli organizzativi, alla cui stesura ha partecipato tutto il personale del reparto con la preziosa collaborazione dell’unità operativa Qualità accreditamento e risk management della Asl Lanciano Vasto Chieti». 

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