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Giovani Coldiretti Calabria: Enrico Parisi insignito dal Presidente Mattarella del titolo di Cavaliere al Merito della Repubblica

Scritto da Sansalvomare

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Giovani Coldiretti Calabria: Enrico Parisi insignito dal Presidente Mattarella del titolo di Cavaliere al Merito della Repubblica

Il leader dei giovani della Coldiretti Calabria, Enrico Parisi è stato insignito del titolo di Cavaliere al Merito della Repubblica dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

“Dedico questo riconoscimento a tutti i giovani della Calabria, in particolare a coloro che con passione e sacrificio, scegliendo di rimanere in Calabria,

hanno privilegiato fare impresa in agricoltura. Ringrazio di cuore il Presidente della Repubblica, è davvero una grande emozione”.

È quanto si legge nelle dichiarazioni di Enrico Parisi - affidate al comunicato diffuso dall’ufficio stampa della Coldiretti Calabria - che considera l’onorificenza una maggiore responsabilità per il ruolo da lui rivestito e per la Coldiretti calabrese”

Enrico Parisi, 28 anni, è originario di Corigliano-  Rossano e guida i giovani della Coldiretti Calabria.

Il conferimento del titolo di Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana gli è stato conferito “per il suo appassionato contributo alla promozione di pratiche di sostenibilità sociale, ambientale ed economica.”  

Il Presidente della Coldiretti Calabria Franco Aceto, ha commentato il riconoscimento al leader dei giovani dalla propria associazione con orgoglio e felicità parlando del riconoscimento come “segno di speranza” che giunge alla fine di un anno difficile quale è stato il 2020.

“In Calabria – dichiara il Presidente Franco Aceto - c’è un numero consistente di giovani alla guida delle aziende agricole. È in atto un cambiamento epocale con il mestiere della terra che non è più considerato l’ultima spiaggia di chi non ha un’istruzione e ha paura di aprirsi al mondo, ma è invece – continua Aceto - la nuova strada del futuro per le giovani generazioni.”

Per il Presidente della Coldiretti Calabria “in questi mesi difficili i giovani agricoltori hanno continuato a lavorare durante la pandemia nei campi, nelle stalle e nelle attività multifunzionali per non far mai mancare le forniture alimentari. In questo periodo – continua Aceto - sono stati anche protagonisti di iniziative di sostegno sociale e di straordinaria solidarietà verso le persone in stato di disagio economico.”.

Secondo Coldiretti si sta sviluppando la convinzione comune “che l’agricoltura sia diventata un settore capace di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale, peraltro destinate ad aumentare nel tempo.”

Quello che conferma una inversione di tendenza è il fatto che, se da una parte vi sono giovani imprenditori agricoli che in continuità scelgono di portare avanti le aziende agricole già esistenti dei genitori, dall’altra parte “sono gli under 40 arrivati da altri settori o da diverse esperienze familiari che hanno deciso di scommettere sulla campagna con estro, passione, innovazione e professionalità”, quelli cioè “cosiddetti agricoltori di prima generazione.”

Il neo-cavaliere Enrico Parisi, dal canto suo, sostiene la necessità di “investire sull’agricoltura che è un settore strategico per far ripartire la Calabria grazie anche a una nuova generazione di giovani attenti all’innovazione e alla sostenibilità”. Una generazione, secondo Parisi, che “mai come adesso vuole investire il proprio futuro nelle campagne e per questo va liberata dal peso della burocrazia che impedisce anche il pieno utilizzo delle risorse comunitarie”. 

Luca Branda

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