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Il nuovo progetto per l’Icea, la riqualificazione in chiave verde del quartiere

Scritto da Sansalvomare

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Il nuovo progetto per l’Icea, la riqualificazione in chiave verde del quartiere

Il quartiere Icea sarà interessato a un importante progetto innovativo. Il Comune di San Salvo ha partecipato a un nuovo avviso pubblico al fine di ottenere il finanziamento di progetti di rigenerazione urbana attraverso attività culturali e ricreative nell’ambito della terza edizione di Creative Living Lab,

 che interesserà il quartiere di San Salvo Marina. Consentirà di far dialogare assieme le parole natura, ambiente, giovani, gioco, cultura e turismo oltre ad avere la valenza sociale”. 

Ad annunciarlo il sindaco Tiziana Magnacca che vedrà come partner, in questo percorso di riqualificazione, l’APS Orchestra giovanile “Musica in Crescendo” (associazione che ha lo scopo di promuovere lo sviluppo personale dei bambini e dei ragazzi attraverso la cultura, la musica e l’arte), Mnemosine Coop. Soc. (Impresa sociale che offre servizi educativi, culturali e socio educativi), Legambiente, Accademia Aracne (associazione formata da donne che conduce una ricerca legata alla natura attraverso un particolare linguaggio di strada) e l’Istituto comprensivo n. 2 di San Salvo.

Il progetto denominato Maja Abruzzo Park – spiega l’assessore alle Politiche sociali Giancarlo Lippis – consentirà di riqualificare un’area verde nel quartiere periferico Icea della Città di San Salvo che ambisce a diventare il primo sito di Urban Land Art in Abruzzo ed un punto di riferimento turistico e culturale della Costa dei Trabocchi.

La proposta è il risultato di un percorso di osservazione, ascolto e scambio tra gli abitanti del quartiere, le istituzioni, gli esperti e alcuni artisti che intendono co-progettare e co-costruire un intervento di rigenerazione urbana per rispondere ai bisogni dei residenti dell’area. Nel quartiere vivono 180 famiglie, 70 minori un totale di 500 residenti. Nell’ultimo anno, in seguito alla situazione pandemica, i cittadini lamentano un doppio distanziamento determinato sia dall’assenza di servizi pubblici e sia dall’impossibilità di fruire dell’unico bene comune presente: l’area verde.

Progetto che “mira a consolidare i legami tra gli abitanti del quartiere e tra questi e le istituzioni coinvolte nel processo di rigenerazione, per rinforzare e ristabilire una nuova identità comunitaria del quartiere, in connessione con il resto della città e della comunità abruzzese” conclude l’assessore Lippis.

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