Oggi è l’8 marzo, giornata internazionale della donna.
In questo giorno doodle di Google presenta la donna nelle sue mille sfaccettature: mamma al computer al lavoro da casa con un neonato avvolto al suo corpo con un lenzuolo mentre osserva contemporaneamente l’altro figlio sul divano con un tablet, donne medico in sala operatoria, una contadina nei campi e due ragazze sull’altalena, un’artigiana, una stilista e donne che cuciono, una donna meccanico, una fotografa.
Istantanee colorate che tratteggiano le donne nel quotidiano.
Nella normalità, come dovrebbe essere ogni giorno.
Mancano – ed è giusto che sia così – quegli scarabocchi che devastano la vita delle donne: le violenze domestiche, i femminicidi, la guerra, gli abusi sessuali.
E si potrebbe continuare ancora in questo elenco.
Ma questo 8 marzo è diverso e doloroso rispetto a quelli precedenti, non c’è modo per parlare di emancipazione e e rivendicati diritti calpestati.
Siamo tornati ancora più indietro nel tempo, siamo tornati nel secolo scorso.
Si pensava che con la pandemia si fosse raggiunto l’apice della sofferenza e invece la guerra ci ha gettato nello sconforto più profondo.
Le immagini televisive sono devastanti nella loro crudezza.
Violano il nostro diritto a vivere nella pace e nella felicità.
Raccontano del dramma delle donne ucraine e dei loro bambini in fuga dalle loro case, dalla loro terra, dai loro affetti, dal loro futuro.
Oggi è il tempo del dolore e della disperazione.
Ma dove gli altri vedono muri, le donne coraggiose costruiscono ponti.
E dobbiamo darci da fare per aiutare quelle popolazioni che ora si sentono abbandonati ed hanno bisogno della nostra solidarietà. Santa Madre Teresa di Calcutta alla Conferenza Onu sul ruolo della donna a Pechino affermò: «Al posto della sofferenza e della morte, portiamo la pace e la gioia al mondo. A questo scopo, dobbiamo chiedere a Dio il dono della pace ed imparare ad amarsi e ad accettarsi come fratelli e sorelle, figli di Dio».
Facciamo delle donne, delle nostre famiglie e del nostro mondo un luogo di bellezza.
Proviamoci, assieme.
Tiziana Magnacca
Sindaco di San Salvo
DONNE
Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe, i capelli diventano bianchi, i giorni si trasformano in anni.
Però ciò che è importante non cambia; la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
Il tuo spirito è a colla di qualsiasi tela di ragno.
Dietro ogni linea di arrivo c’è una linea di partenza.
Dietro ogni successo c’è un’altra delusione.
Fino a quando sei viva, sentiti viva.
Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo.
Non vivere di foto ingiallite insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni.
Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c’è in te.
Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto.
Quando a causa degli anni non potrai correre, cammina veloce.
Quando non potrai camminare veloce, cammina.
Quando non potrai camminare, usa il bastone.
Però non trattenerti mai!!!
Madre Teresa di Calcutta