Giustizia: M5S, Ministro non risponde su sentenze non eseguite in uffici giudiziari italiani

ROMA | "Dopo la denuncia sulla mancata esecuzione di 50 mila sentenze nel solo distretto di Napoli, avevamo chiesto al Ministro Orlando di avviare una verifica in tutti gli uffici giudiziari d'Italia, ma la risposta

è stata vaga, farraginosa e soprattutto non pertinente alla nostra domanda" afferma il senatore Enrico Cappelletti, capogruppo M5S in Commissione Giustizia, che sul tema ha presentato un'interrogazione parlamentare al Ministro della Giustizia.

"Il Ministro - continua il senatore pentastellato - addirittura per bocca del vice ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, ha risposto alla nostra interrogazione elencando una serie di iniziative che il Governo starebbe ponendo in essere per risolvere la carenza di organico nel settore giustizia, ma nulla ha riferito circa i motivi che hanno portato a questa situazione nel distretto partenopeo e come intende porvi rimedio nell'immediatezza; si tratta di migliaia di sentenze ineseguite, di migliaia di persone a piede libero nonostante siano destinatarie di un provvedimento irrevocabile di condanna e noi ancora non sappiamo di chi sia la responsabilità".

"E la situazione nel resto d'Italia? Nulla ci è stato risposto. Avremmo voluto sapere quante sono le sentenze ineseguite negli altri uffici giudiziari italiani e se il Ministro intendesse avviare un'ispezione, anche allo scopo di conoscere gli effetti della revisione della geografia giudiziaria sull'organizzazione delle cancellerie. Ma di fronte a questa reticenza del Ministro, è legittimo pensare che la situazione reale sia ben più grave di quanto emerso fino ad ora. Illustrare nel dettaglio le dimensioni del fenomeno, avrebbe rappresentato per il rappresentante dell'esecutivo l'ammissione di un suo totale fallimento. Meglio ha fatto dunque a tacere sui numeri" conclude Cappelletti. -