Ristorazione ospedali, Febbo: "quasi capolarato"
"Dopo molti anni è stata indetta la gara d'appalto per il servizio di ristorazione per i pazienti dei presidi ospedalieri della Asl 02. Al bando hanno partecipato,
ovviamente, diverse ditte, compreso quella che per anni ha fornito il servizio e che ha presentato un ribasso nell'ordine dello 0,10% mentre un'altra ditta locale dello 0,35%. La ditta vincitrice dell'appalto, RTI Dussman e Servizi Integrati, ha offerto un ribasso del -5,82% e la prima cosa da chiedersi è se qualcuno abbia effettuato e approfondito l'analisi di un'offerta tecnicamente 'anomala'". E' quanto ha dichiarato il Presidente della Commissione di Vigilanza Mauro Febbo (FI) durante la conferenza stampa dello scorso sabato alla quale hanno preso parte i Consiglieri comunali e provinciali di Forza Italia Emiliano Vitale, Stefano Maurizio Costa e Marco D'Ingiullo. "La RTi in questione – ha proseguito Febbo - ha assorbito, così come prevedono le norme, il personale che già lavorava per il servizio mensa applicando consensualmente una prima riduzione degli orari di lavoro, per gli addetti alla cucina, da 24 a 20 ore settimanali mentre per i cuochi si è passati da 36 a 30 ore settimanali. Ma non è tutto perché nel mese di dicembre l'azienda ha inviato una raccomandata ai dipendenti per comunicare unilateralmente il cambio del contratto di lavoro, portato dal CCNL turismo – commercio al secondo livello del CCNL delle imprese di pulizie ma soprattutto una drastica e insopportabile riduzione delle ore di lavoro settimanale da 20 a 7 ore per gli operatori della mensa: una cosa assurda, in pratica i lavoratori lavorano 1 ora e mezza a giornata peraltro senza la possibilità di poter programmare nulla perché gli orari vengono comunicati giorno per giorno. Inoltre, la variazione del CCNL determina anche la riduzione della paga oraria che scende da 7,668 a 6,841 euro, ciò significa che da una busta da paga già ridotta di 750/800 euro mensili si passa alla vergogna di 200 euro. Così come i cuochi che si sono visti ridotti l'orario settimanale da 30 a 15 per uno stipendio che passa da circa 1.200 euro mensili a circa 550 euro". "Questo è ciò che producono le esternalizzazioni che peraltro questo Governo regionale e la Asl di Chieti vorrebbero incrementare all'interno del Project Financing per la realizzazione del nuovo ospedale di Chieti - continua Febbo - che prevede addirittura l'esternalizzazione di 12 servizi per 30 anni. Questo significa impoverimento del territorio e dire ai nostri giovani andate via da Chieti e dall'Abruzzo, e la sinistra politica e quella sindacale tacciono! A ciò si aggiunge un altro aspetto assurdo: i 45 lavoratori della Asl del servizio mensa, con delibera 1403 del 2/12/2016, vengono distaccati temporaneamente al privato, alla RTI, andando contro ogni normativa vigente perché questo procedimento può essere attuato solo su base volontaria come avvenuto per i lavoratori del settore manutenzione". "Un altro aspetto sul quale ci sono molte ombre (eufemismo) - spiega il Consigliere FI - riguarda la qualità dei pasti prodotti e serviti rispetto al quale voglio evidenziare che dai 430 pasti giornalieri forniti si è scesi a soli 230/250 di oggi. Ciò sta a dimostrare che i pazienti rifiutano un pasto poco gradito, proveniente dall'esterno e non in linea peraltro con la dieta sanitaria. I pasti vengono prodotti a Pescara per essere forniti ai presidi di Pescara, Chieti, Guardiagrele e Torrevecchia. La cucina di Chieti è stata chiusa in attesa di ristrutturazione ma del bando per i lavori da mesi e mesi non se ne sa nulla. E anche su questo ci sarebbe da temere per un'altra "espropriazione" territoriale". "Porrò particolare attenzione sull'intera problematica - conclude Febbo - sia mediante l'intervento della Commissione di Vigilanza sia con ispezioni giornaliere che farò unitamente a personale qualificato, a certificare servizio e qualità offerta. Mi auguro altresì che la Asl 02 attivi le verifiche previste in attuazione e rispetto sia dal capitolato di appalto sia dalle normative vigenti".