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il cambiamento cupello

Il voto unanime dato dal consiglio comunale di Cupello ieri e’ rappresenta un passo significativo per il futuro del consorzio Civeta

CUPELLO |  Il Consiglio Comunale che si è tenuto ieri a Cupello tra i punti posti in discussione portava l’ordine del giorno a mia firma tesa a dire “NO”,  all’ipotesi avanzata dalla “Cupello Ambiente s.r.l.”, di una quarta vasca di “servizio”  all’impianto consortile CIVETA.

 

La discussione di merito che ne è scaturita, gli impegni solenni assunti dal Sindaco ed il documento da lui presentato per conto della sua maggioranza, dove al centro è posta l’attenzione e l’ascolto di tutte le istanze,  le sensibilità cittadine e del territorio prima dell’assunzione di una precisa posizione  politica ed istituzionale hanno fatto sì che io ritirassi il mio documento e votassi quello poi unanimemente deliberato dall’assise consiliare.

Fermo restando la personale e convinta contrarietà all’ipotesi in itinere,  per ragioni che ho puntualmente elencato nel documento posto all’attenzione del Consiglio Comunale e riassunto nell’intervento, non lesinerò alcuna energia  per tenere alta tensione ed attenzione sull’argomento.

Mi adopererò con l’intero gruppo di amici e sostenitori affinchè  il consorzio intercomunale CIVETA mantenga la sua natura d’impianto atto al compostaggio ed al riciclaggio dei rifiuti che non potrà scemare che, alla luce dei contenuti del Piano Regionale vigente, dovrà trovare un deciso rilancio.

Vigileremo con maggiore attenzione affinchè gli impegni solenni assunti dal Sindaco e dalla maggioranza vengano seriamente e puntualmente mantenuti così come alzeremo l’asticella della nostra attenzione verso le tante e ripetute  sponsorizzazioni varie ci sono state sinora cui permangono forti dubbi e  perplessità.

Rivendico con forza non solo le ripetute iniziative pubbliche prese a favore del consorzio CIVETA  ma anche il merito che sulla vicenda della possibile quarta vasca di “servizio” quanto i  tanti fatti legati alla STOGIT di c.da Montalfano sono diventate di pubblico dominio solo grazie al nostro positivo attivismo e non certo per la volontà della maggioranza che oggi amministra Cupello.

      

Camillo D’Amico        

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