La posizione del PD del vastese sul referendum e sulla centrale bio metano
CUPELLO | Si è svolto a Cupello il coordinamento territoriale del PD del Vastese per affrontare due importanti questioni ambientali del territorio: il referendum del 17 Aprile e la realizzazione della centrale
Biometano in località Montalfano. Nel corso del coordinamento, tenutosi presso la sala consigliare del comune di Cupello, il Partito Democratico ha sviluppato una scelta chiara e decisa in merito al referendum, in linea con l’apertura del vicesegretario nazionale Guerini sulla particolare situazione abruzzese, così delineata: il 17 Aprile il PD del Vastese andrà a votare e voterà SI. Oggi in Italia grazie al lavoro dei parlamentari del Partito Democratico abbiamo la normativa più severa d’Europa in materia di sfruttamento delle risorse fossili. Riguardo al referendum, va ricordato che i quesiti posti dalle Regioni erano sei. Di questi ne è rimasto soltanto uno che riguarda la durata delle concessioni in essere per quegli impianti dentro le 12 miglia che il quesito, una volta scadute le autorizzazioni, in caso di vittoria del si prevede di non rinnovare, mentre oggi andrebbero fino ad esaurimento del giacimento”. Non sottovalutiamo però il valore simbolico edi indirizzo politico del referendum. Pur essendo il quesito referendario non congruo e di fatto inefficace rispetto agli obiettivi del fermare le trivelle nel nostro Paese, invitiamo a recarsi alle urne il 17 Aprile ed a votare SI. Rispetto alla centrale biometano proposta per Montalfano, a nostro avviso, il Comune di Cupello dovrebbe: 1) raccogliere le formali motivazioni alla contrarietà dell’impianto di tutti i portatori d’interesse del territorio 2) acquisire formalmente dalla “Cupello Biomasse srl" il dato sulla nuova occupazione prodotta dall’impianto e fare un bilancio tra quella prodotta e quella che si potrebbe perdere nell’agricoltura di qualità e nel turismo a causa dell’impatto inquinante sia visivo che da emissioni; 3) verificare, sia dal progetto che acquisendo informazioni direttamente dalla "Cupello Biomasse srl" la dimensione della filiera di approvvigionamento delle biomasse da smaltire nell’impianto di Montalfano: quantità, tipologie, provenienza. Naturalmente respingere le materie provenienti da oltre 20 km di distanza, perché il principio della produzione di energia alternativa è basata sulla filiera corta e nello smaltimento in loco dei rifiuti e non nel trasporto degli stessi; 4) analizzare il sito individuato dalla "Cupello Biomasse srl" per realizzare l’impianto rispetto alla "rosa dei venti" per verificare l’impatto di eventuali emissioni di qualunque tipo rispetto ai centri abitati e le coltivazioni biologiche di qualità presenti nel territorio. Verificare anche l’impatto visivo ed il danno che potrebbe arrecare alle attività agrituristiche già presenti; 5) Verificare il carico complessivo dell’inquinamento ambientale nell’area considerando che il nuovo impianto andrebbe a sommarsi ad altre attività impattanti sull’ambiente già esistenti ed operanti; 6) Verificare le ragioni per cui questo progetto non ha seguito la procedura di Valutazione Ambientale 7) Effettuata una ricognizione dei piani di strategici si evince che vi sono aree già destinate alla realizzazione di vari tipi di impianto e riteniamo che va seguita questa programmazione (dove il sito individuato e in oggetto non è presente) Fatta la ricognizione sopradescritta, il Comune di Cupello insieme a quelli limitrofi (principalmente Lentella, San Salvo e Monteodorisio) interessati all’impatto dell’impianto devono produrre la documentazione sulla incompatibilità dell’impianto a biomasse rispetto all’attuale modello di sviluppo e soprattutto rispetto alla futura programmazione. Il giudizio negativo circa la proposta di installazione di impianto Biometano deve essere RAZIONALE E BASATO SUL CONCRETO BILANCIAMENTO TRA VIVIBILITA’ ED ECONOMIA, MARKETING TERRITORIALE ESISTENTE E OCCASIONI DI OCCUPAZIONE E SVILUPPO. Questi dati raccolti in una deliberazione del Consiglio Comunale, deve essere tempestivamente trasmessa alla Regione che deve decidere ed eventualmente autorizzare l’impianto. Comunque sarebbe bene già formalmente preannunciare agli uffici regionali l’invio di detta documentazione. Il Partito Democratico del vastese non è solo contro qualcosa come altri movimenti. Siamo un partito di governo e siamo per stabilire e seguire una linea energetica e al contempo siamo per valorizzare la vocazione del territorio in cui viviamo. Il coordinatore Luciano Gennaro