La festa del Majo di San Giovanni Lipioni
Il primo maggio di ogni anno a San Giovanni Lipioni, piccolo paesino dell’Alto Vastese, si svolge la festa del Majo. Di lontanissime origini, questa ricorrenza costituisce il più antico rito folkloristico-religioso del paese
nonché il più particolare, a causa del connubio tra rito pagano ed elementi religioso-cristiani che lo caratterizzano. La festività coinvolge tutte le fasce d'età e ha inizio il 30 aprile con appuntamento alle 9.30 in piazza Largo del Popolo per la raccolta dei fiori di stagione, soprattutto ciclamini, che riuniti in piccoli mazzetti vengono fissati su una croce inghirlandata, il Majo. Il giorno seguente si apre con la processione alle ore 10.30 dalla Chiesa Santa Maria delle Grazie alla Cappella di Santa Liberata e San Giovanni, edificata tra il XII e il XIII secolo e sita fuori dal centro abitato di San Giovanni Lipioni nei pressi del Cimitero. Qui verranno portati in processione, insieme al Majo, le statue di San Giovanni Evangelista e di Santa Liberata, dove rimarranno fino al 16 ottobre. Successivamente, alle ore 14.30 avrà inizio il corteo del Majo che si svolgerà per le vie di tutto il paese fino a ritrovarsi alle 21.00 presso la piazza comunale dove i paesani e i tanti turisti, che ogni anno accorrono da diverse località per partecipare alla festività, si intratterranno in una serata danzante. Il corteo costituisce la fase augurale in cui l’allegra compagnia di cantori si ferma di casa in casa intonando una filastrocca alla quale si aggiunge una strofa personalizzata a seconda della situazione della famiglia visitata che, ad auguri ultimati e dopo aver ricevuto il mazzetto di fiori staccato dalla croce, offrirà alla compagnia un rinfresco con dolci, vino e prodotti tipici. La rievocazione della Festa del Majo ha lo scopo di riscoprire il legame che unisce l’uomo alla natura rinnovando i riti propiziatori della primavera e sottolineando il ritorno ciclico di vita, morte e rinascita.
Alessia Monaco