Radioterapia a Chieti in funzione fino a mezzanotte. Abbattute le liste d’attesa
CHIETI | Un turno lavorativo in più, che da quattro passano a cinque, con un prolungamento dell’orario fino alla mezzanotte: questa l’organizzazione messa in campo dalla Radioterapia di Chieti, diretta da Domenico Genovesi,
che ha prodotto già una drastica riduzione dei tempi d’attesa.
Nei primi tre mesi di sperimentazione i risultati sono stati più che apprezzabili per tutti i trattamenti, per alcuni dei quali l’attesa si è azzerata: è il caso, per esempio, dei tumori ginecologici, del polmone, otorino-laringoiatrici, sistema nervoso, esofago, pancreas, colon retto, linfomi, sarcomi che fino allo scorso dicembre facevano registrare un’attesa di due mesi. Trattamenti immediati anche per tumori pediatrici, stereotassi dell’encefalo e corporea, per le metastasi ossee come per i trattamenti palliativi.
Si è ridotta sensibilmente, anche se ancora non azzerata, invece, l’attesa per la radioterapia della mammella, oggi a un mese (a fronte dei quattro che erano in precedenza), mentre si è dimezzata quella per lo stomaco, oggi un mese (due nel 2016), per la prostata, oggi a tre mesi diversamente dai sei dello scorso anno. Un risultato importante, raggiunto con turni di attività che dal lunedì venerdì coprono la fascia oraria dalle ore 7 alle 24 e, al sabato, dalle 7 alle 14.
Nei primi tre mesi del 2017 il Servizio ha eseguito 305 trattamenti per un totale di 13.480 prestazioni e una valorizzazione economica pari a 667 mila euro. L’attività 2016, invece, si era conclusa con numeri record: circa 700 i pazienti trattati per un totale di 59.055 prestazioni. «Con l’organizzazione messa in campo, grazie alla collaborazione del direttore Genovesi e della coordinatrice Gabriella Caravaggio, abbiamo raggiunto un risultato importante - sottolinea il direttore generale della Asl, Pasquale Flacco - perché il miglioramento dell’accessibilità rappresenta un obiettivo di qualità essenziale per la nostra Azienda. Abbiamo sperimentato che migliorare i tempi di attesa è possibile e sarà massimo l’impegno per raggiungere analoghi risultati per altre prestazioni».