Il capo della Protezione civile nazionale, Angelo Borrelli, questa mattina, ad Atessa (Ch), ha inaugurato, assieme al sindaco Giulio Borrelli e ai responsabili della Protezione civile dell'Abruzzo, il nuovo centro della Protezione civile. Si tratta di una sede con funzione
da Coc (Centro operativo comunale), “struttura – ha spiegato il primo cittadino – di cui si avvale il sindaco in qualità di autorità comunale di Protezione civile, per la direzione e il coordinamento dei servizi di soccorsi e assistenza alla popolazione. E poi c'è il Com (Centro operativo misto) che, oltre ad Atessa, abbraccia anche il comuni di Archi, Paglieta, Torino di Sangro, per un totale circa di 25 mila abitanti”. “Le nostre organizzazioni di protezione civile – ha aggiunto Borrelli sindaco – si sono sviluppate sull'antico ceppo degli alpini, con l'inclusione, successivamente di generazioni più giovani, che sono state addestrate alle emergenze”.
“Un aspetto fondamentale dell'attività di protezione civile – ha aggiunto il sindaco – è rivestito dal Piano di emergenza comunale, che vive per la gente e con la gente, e che dev'essere strumento di conoscenza diffusa, in modo che tutti noi abbiamo la consapevolezza dei rischi della nostra realtà e degli elementi per poterla affrontare. Questo – ha sottolineato – significa mettere i cittadini nelle condizioni di far fronte, con serenità, alle situazioni di pericolo e di emergenza, allo scopo di ridurre i rischi per se stessi e per gli altri. Il Codice della Protezione civile, la nuova legge, oltre che sulla pianificazione, insiste soprattutto sulla formazione/informazione dei cittadini, sulla comunicazione. Il Comune di Atessa – ha concluso - ha organizzato e strutturato la gestione delle emergenze e la salvaguardia della pubblica incolumità, pianificando e individuando gli spazi e le aree più idonei”. “Sono contento di essere qui – ha dichiarato il capo delle Protezione civile – per inaugurare questa struttura, importante per la gestione del territorio per quanto riguarda la Protezione civile. Va ricordato che Atessa conta circa 200 volontari di protezione civile. L'Abruzzo – ha sottolineato a una folta platea di volontari e studenti – è una regione molto fragile, esposta al rischio sismico, a quello idrogeologico e idraulico, al rischio incendi. L'anno scorso – ha ricordato – gli incendi sul Monte Morrone sono stati molto difficili da domare. La presenza sul territorio di una struttura come questa è garanzia di operatività. Molto importanti poi i Piani comunali di Protezione civile su cui, a livello nazionale, abbiamo focalizzato l'attenzione. Quando ho preso la direzione del Dipartimento solo l'84 per cento dei Comuni aveva un Piano di Protezione civile o l'aveva aggiornato; in 8 mesi siamo arrivati all'88 per cento e in Abruzzo al 100 per cento”.
Le foto con i volontari e con gli alpini, l'alzabandiera, il taglio del nastro e la benedizione della nuova sede... “Il gruppo di Protezione civile di Atessa – come ha spiegato il responsabile Antonio Ciallella – lavora da 22 anni. E' intervenuto nel '99 a Valona, in Albania, con la guerra del Kosovo; nei terremoti di San Giuliano di Puglia, dell'Aquila, di Cavezzo e a Montereale nel sisma del 2016; in varie alluvioni. Abbiamo squadre antincendio, con 55 volontari specializzati, con cui siamo stati sul Morrone la scorsa estate. Abbiamo anche le unità cinofile”. Alla manifestazione ha partecipato anche una delegazione del Comune di Cavezzo, che ha ringraziato Atessa e l'Abruzzo in generale “per l'aiuto e l'amicizia ricevuti nei momenti più drammatici. E' stata una luce... nel disastro”.