San Salvo - News

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Bolkestein: De Nicolis, dalla parte dei balneatori

Il candidato Sindaco Emanuela De Nicolis ha incontrato questa mattina Gaetano Adonolfi per ascoltare le proposte della categoria, mentre nello stesso momento a Roma i balneatori protestavano contro l'emendamento del governo sulla riforma delle concessioni demaniali marittime ritenuto troppo riduttivo e senza impegni per le imprese,

 Le conseguenze della riforma delle concessioni demaniali non possono essere uno tsunami che impatta sulla vite delle imprese e della famiglie devastandole.Quando non si valutano con attenzione gli effetti che producono sulla carne viva delle persone anche le riforme che in principio possono apparire giuste alla fine si trasformano in una iniqua alterazione del mercato che impoverisce le comunità”.

Queste le dichiarazioni del candidato sindaco Emanuela De Nicolis che questa mattina ha incontrato a San Salvo Marina l’imprenditore balneare Gaetano Adonolfi per ascoltare le valutazioni della categoria dei balneatori sull’emendamento del governo che riforma le concessioni demaniali, proprie nelle stesse ore nelle quali a Roma gli imprenditori balneari protestavano contro la riforma.

A San Salvo - ha aggiunto Emanuela De Nicolis - viviamo con attenzione gli effetti che la riforma del governo sulle concessioni demaniali produrrà sugli operatori locali. Condividiamo insieme al Sindaco Magnacca, che era presente a Roma alla manifestazione di protesta, le richieste delle associazioni di categoria. Primo: la riforma deve assicurare la corretta applicazione della direttiva dei servizi che impone un preliminare accertamento della scarsità di risorse tutelando la proprietà aziendale e gli altri diritti fondamentali dei concessionari. Due: occorre difendere il legittimo affidamento dei concessionari oggi in possesso di concessioni a seguito di regolari procedure previste dalle leggi dello Stato che saranno riformate. Tre: deve essere garantita la validità delle proroghe rilasciate in applicazione della legge Madia. Quattro: occorre definire una disciplina transitoria che introduca un diritto di prelazione per il concessionario. Cinque: bisogna - ha concluso la De Nicolis - prevedere un valore aziendale da riconoscere ai concessionari che eventualmente dovessero perdere l'azienda a seguito dell’applicazione della riforma.”

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