La Città di San Salvo presente al XXXV Salone internazionale del libro a Torino
Si parlerà anche di San Salvo oggi alla XXXV edizione del Salone internazionale del libro a Torino. Tra i cinquecento eventi in programma in questi giorni nella città sabauda la Gemma Edizioni presenterà, nello stand V173 del padiglione Oval, il libro “San Salvo una città da favola” che contiene i testi curati dall’Istituto omnicomprensivo “Mattioli – D’Acquisto” e dall’Istituto comprensivo “Rodari”. La copertina è un disegno della classe 3 sezione A della scuola secondaria di primo grado dell’istituto “Salvo D’Acquisto.
Per questo evento sono presenti a Torino il vice presidente del Consiglio comunale Carmen Di Filippantonio e il consigliere delegato alla Cultura Maria Travaglini.
“E’ un grande onore per la nostra Città partecipare al Salone di Torino. Il libro è cultura e riteniamo di continuare nelle azioni messe in campo per promuovere la diffusione della lettura a San Salvo – commenta il sindaco Emanuela De Nicolis – per contribuire alla crescita formativa degli studenti e della nostra comunità. I libri fanno viaggiare la mente. Da qui l’invito perché vengano acquistati, letti, condivisi e commentati”.
Il sindaco ricorda che San Salvo si fregia del riconoscimento “Città che legge” e che quest’estate ci sarà la proclamazione dei vincitori dell’undicesima edizione del premio letterario “Raffaele Artese – Città di San Salvo” che ha visto la partecipazione delle maggiori case editrici italiane.
Il consigliere alla Cultura Travaglini sottolinea che la presenza al Salone internazionale del libro sarà anche l’occasione per incontrare le case editrici partecipanti all’edizione 2023 del premio letterario “Raffaele Artese – Città di San Salvo” di cui è anche presidente.
“Voglio spendere due parole – conclude Maria Travaglini – per il libro “San Salvo Città da favola” dal quale si evince di quale e quanta ricchezza sia formata la nostra Città raccontata dalla fantasia e la creatività dei nostri ragazzi. Un libro che contribuisce ad arricchire il nostro patrimonio culturale e che evidenzia il senso di appartenenza alla nostra Città dalle profonde radici”.