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Assistenza domiciliare ai non vedenti e non udenti. La Regione taglia le risorse mortificando i cittadini: servizi a rischio

SAN SALVO | “Se questo è il livello di attenzione del Governo regionale nel settore delle politiche sociali c’è di che preoccuparsi, perché abbiamo davvero raggiunto il punto più basso, tanto vale chiudere baracca

e burattini e dichiarare il fallimento della politica regionale e in particolare del partito di maggioranza ovverosia del Pd”. E’ l’amaro commento del sindaco di San Salvo Tiziana Magnacca dopo la lettura della ripartizione dei fondi per l’annualità 2017 in favore dei comuni per il servizio di “assistenza domiciliare ai non vedenti e non udenti” per quanto previsto dalla Legge regionale n. 32/1997.

La Regione Abruzzo ha destinato per tutto il 2017 ai comuni solo 240 mila euro rispetto ai 357 mila euro per i soli mesi di ottobre, novembre e dicembre 2016. Per San Salvo sono stati stanziati poco più di 16 mila euro a fronte di prestazioni per 3 utenti non vedenti e 8 non udenti. “Tagli orizzontali che non consentono al Comune di San Salvo – aggiunge l’assessore alle Politiche sociali Maria Travaglini – di garantire le prestazioni sinora assicurate con professionalità. Le famiglie, a giusta ragione, chiedono continuità d’assistenza per i loro cari.

Tagli che mortificano quanti non possono fare a meno delle prestazioni; di fatto sono cittadini emarginati da una Regione che mostra insensibilità e non va nell’interesse delle nostre comunità, senza considerare tutti coloro che con dedizione operano in questo settore e che potrebbero trovarsi disoccupati».

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