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Emergenza idrica nel vastese, la Pilkington fa la sua parte

A causa della mancanza di piogge si sono ridotte notevolmente le riserve idriche anche nel territorio del Vastese che si evidenzia attraverso l’abbassamento della Diga di Chiauci. Nelle prossime settimane, se la situazione metereologica

non dovesse cambiare, si rischia di avere serie difficoltà nell’approvvigionamento di acqua necessaria alla comunità e alle esigenze industriali del polo di San Salvo.

In piena emergenza idrica la Pilkington Italia spa di San Salvo fa la sua parte rendendosi disponibile, così come negli anni precedenti, a non ritirare le quantità di acque necessarie ai processi di produzione provenienti dal fiume Trigno, ma utilizzando le cosiddette acque di recupero dall’Arap Servizi. Al lavoro Massimo Di Ienno, energy manager della Pilkington Italia spa, che in attesa della piena ripartenza degli impianti ha predisposto le azioni necessarie per l’eventuale utilizzo.

Le acque di recupero sono le acque nere di scarto prodotte dalla comunità di San Salvo. Dopo un primo trattamento dell’Arap Service queste possono essere usate eccezionalmente dallo stabilimento Pilkington Italia spa solo perché sono presenti impianti altamente tecnologici preposti al trattamento delle acque in ciclo.

In questo periodo la disponibilità della Pilkington Italia spa all’uso di queste acque, altrimenti destinate allo scarico, ha un’immediata ricaduta positiva sulla comunità del Vastese, che avrà così a disposizione una maggiore quantità di risorse idriche per uso umano. 

Attualmente dalla diga di Chiauci viene rilasciata acqua che arriva a valle in quantità, ingiustificatamente, ridotta. Per questa ragione la Pilkington Italia spa sollecita gli organi preposti a predisporre ulteriori controlli su tutto il percorso del fiume al fine di verificare e individuare sospettati prelievi non autorizzati oltre che eventuali usi impropri.

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