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Raffaele Paganelli

E’ stato travolto da un tronco di albero, Raffaele Paganelli. Va in  giro in sedia a rotelle 

L’emigrante salvanese in Australia, Raffaele Paganelli,  non poteva  immaginare, che in prossimità della festa dei suoi 78 anni, per un crudele scherzo del destino,  sarebbe finito sulla  sedia  a rotelle. Mentre potava un albero, un grosso tronco

gli è piombato addosso.  I dottori  hanno fatto tutto il possibile per salvarlo. Purtroppo è rimasto su una sedia a rotelle.

Ecco un breve riassunto della sua vita. Figlio di contadini, a sei anni iniziò a frequentare la scuola elementare in un “seminterrato” . Fu tra i pochi  a non poter disporre di una cartella per  conservare i libri (la balisciatte). La sua famiglia non nuotava nell’oro. Raffaele usò come cartella, una cassetta delle munizioni utilizzata ai tempi dell’ultimo conflitto mondiale. I compagni di scuola cominciarono a prenderlo in giro.  Una mattina,  preso dalla collera, con gli scarponi chiodati (‘ghi li cindrelle), colpì alla schiena  un compagno di classe. Si appassionò alla lettura. Diventò uno dei migliori alunni, tanto da meritare il “titolo”di capoclasse.  Nel  ‘58 indossò la divisa militare di bersagliere. Presto diventò autista del suo generale. A soli 24 anni acquistò un autotreno (è tra i primi a San Salvo). L’anno seguente comperò un altro autotreno. Ad un certo punto, la fortuna iniziò a voltargli le spalle. I due mezzi di trasporto restano incidentati; tre autotreni comprati successivamente, subirono la stessa “sorte”. Morì uno dei suoi autisti.  Lui stesso fu coinvolto in un incidente. Nel 1962 acquistò altri tre autotreni,  ma  le richieste di lavoro si fermarono. A quel punto fu costretto ad emigrare. Il 16 agosto 1966, infatti, prese  la prima nave con scalo a  Perth (Australia)

Appena sbarcato cercò subito un lavoro. Non rifiutò un incarico di addetto alle pulizie in una fabbrica di rimorchi. In poco tempo fu  promosso saldatore elettrico e, per dimostrare la sua resistenza, lavorò 35 giorni di seguito ( giorno e notte), senza dormire. Per riprendersi dalle notti insonni e dallo stress dormì cinque giorni di seguito.

Diventò capo operaio. Nacque il legame  sentimentale con Maria, donna intelligente, incontrata a Perth. Nel 1970, aprì a Perth un’attività imprenditoriale specializzata nella costruzione di pezzi di ricambio per auto. Cinque anni dopo, con l’appoggio dei figli fondò  una grande concessionaria di automezzi “Mack” che, oggi, può contare sul lavoro di una ventina di operai. Acquistò anche 120 ettari di terreno. A giugno del 2004 accolse  a Perth una delegazione salvanese. Tornò a San Salvo per  festeggiare  trentacinque anni  di matrimonio. Questo è Raffaele Paganelli: un uomo che, partito con una “valigia di cartone”  è riuscito a creare in Australia un’attività industriale nel   momento più critico della sua vita.   Purtroppo, la vita ci riserva sempre delle sorprese.  Raffaele, non arrenderti!   

Michele Molino

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