La Ricoclaun all’Ipsia di San Salvo per parlare di clownterapia
Una mattinata insolita quella di oggi per l’associazione Ricoclaun. Clown Eric, Lulù,Gioia, Briciola e Stellina si sono recate all’Ipsia “Raffaele Mattioli” di San Salvo per parlare di clonwterapia ad un folto gruppo di ragazzi del terzo, quarto e quinto dell’indirizzo socio sanitario,
su invito della preside Annarosa Costantini e della prof.ssa Angela Strippoli, per considerare possibili collaborazioni anche di scuola lavoro tra la Ricoclaun e gli studenti. Le prof.sse presenti all’incontro Francesca D'Alfonso, Cristina Di Tizio, e Roberta Coppola, hanno evidenziato come l’indirizzo socio sanitario dell’Ipsia, sviluppando le competenze per organizzare ed attuare interventi a sostegno dell’inclusione sociale di persone e comunità e per la promozione della salute e del benessere, possa avere un arricchimento importante con la collaborazione con l’associazione Ricoclaun, consentendo di sperimentare, anche mediante la clownterapia, relazioni importanti con i bambini, gli anziani, i malati.
La presidente Ricoclaun Rosaria Spagnuolo ha spiegato come la clownterapia sia una terapia efficace per migliorare lo stato psicologico dei pazienti, aiutandoli ad affrontare la degenza in ospedale e la malattia con spirito positivo.
Ridere, sorridere, avere buonumore diventa così un supporto fondamentale al percorso di cura, in quanto produce un miglioramento del clima nel quale si affrontano le terapie. I volontari clown cercano con grande simpatia di instaurare un rapporto di fiducia con il paziente, in modo da tale da fargli dimenticare, anche solo per pochi istanti, la sua malattia, la sua situazione di disagio, mediante gags, piccole magie, canti e molto altro. Il clima positivo fa bene anche a tutto il personale sanitario e agli stessi clown. E’ un dare, ma al tempo stesso un ricevere. Si è spiegato come “Fare il bene” sia in fondo il senso del volontariato in generale, ed è, come dice Papa Francesco, un principio che unisce tutta l’umanità, al di là della diversità di ideologie e religioni, e crea quella cultura dell’incontro che è alla base della pace.
I ragazzi sono stati molto attenti e interessati e sono nate delle idee su possibili collaborazioni tra i ragazzi e la Ricoclaun. Alcuni ragazzi hanno dato subito la disponibilità a frequentare il corso base per clown volontari Ricoclaun, e a iniziare il percorso di clownterapia, altri vorrebbero iniziare da settembre.