Perché la Pulchra deve restituire al Comune 290.000 euro
Il M5S aveva fatto un accesso agli atti per verificare la correttezza degli aumenti tariffari praticati annualmente dalla Pulchra in relazione all’aumento dei costi di manodopera, dei carburanti e della manutenzione dei mezzi.
La nostra verifica riguardava il periodo 2010-2016 ma, stranamente, la Pulchra aveva omesso la trasmissione dei dati relativi agli adeguamenti tariffari del 2015 e del 2016 ed, ancora più stranamente, alla richiesta dei dati da parte del Comune aveva risposto con un rifiuto, adducendo la motivazione che gli adeguamenti non erano stati trasmessi per “mancanza dei presupposti contrattuali”.
Poiché nei due anni in questione si è avuta una netta riduzione del costo dei carburanti, è sorto spontaneo il dubbio che la documentazione relativa agli adeguamenti non fosse stata trasmessa perché la Pulchra, contro i suoi interessi, avrebbe dovuto ridurre il proprio compenso, invece di aumentarlo come accaduto negli anni precedenti.
Allo scopo di sciogliere questo lecito dubbio i portavoce del M5S Dina Carinci e Marco Gallo hanno interrogato in Consiglio Comunale l’Assessore Paola Cianci la quale ha risposto che La Pulchra aveva comunicato i dati, seppure solo telefonicamente, e che se era vero che i costi dei carburanti erano diminuiti, tale diminuzione era stata comunque bilanciata dall’aumento dei costi della manodopera. Quindi, per l’Assessore Cianci era tutto regolare ed il compenso della Pulchra doveva restare invariato.
Ovviamente la consigliera Dina Carinci si è dichiarata non soddisfatta della risposta della Cianci, risposta puramente qualitativa, mancante del necessario supporto documentale e numerico a sostegno delle tesi da lei sostenute. Il M5S quindi è tornato in Comune per chiedere, in forma scritta, i dati ed i calcoli relativi agli adeguamenti tariffari per gli anni 2015 e 2016.
Alla fine, e dopo una lunga attesa, i documenti ci sono stati consegnati ed una prima analisi degli stessi ha smentito la situazione di pareggio sostenuta dalla Cianci: per ammissione della stessa Pulchra il compenso dovrà essere ridotto di 1500 euro nel 2015 e di 6000 euro nel 2016.
Abbiamo inoltre analizzato in dettaglio la documentazione fornita, notando che le variazioni dei costi della manodopera autocertificate dalla stessa Pulchra, su carta non intestata e non firmata, non collimano con quelle del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, così come le variazioni del costo dei carburanti, fornite alla Pulchra da un distributore locale di carburanti, non collimano con quelle del Ministero dello Sviluppo Economico.
I calcoli fatti sulla base dei dati di fonte ministeriale evidenziano per l’anno 2015 una riduzione del compenso della Pulchra di 50.871 euro e per l’anno 2016 un’ulteriore riduzione di 239.031 euro per un totale di 289.902 euro a vantaggio del Comune. Poiché negli anni 2015-2016 Pulchra ha mantenuto invariato il compenso, questa cifra, salvo prova contraria, dovrà essere restituita al Comune.
I dati relativi alle variazioni dei costi non possono essere forniti da una delle parti, la Pulchra, e subiti passivamente dall’altra, il Comune. La fonte dei dati deve essere terza ed imparziale, quindi di origine ministeriale.
In pieno spirito di collaborazione, abbiamo comunicato al Comune i dati di fonte ministeriale ed i nostri calcoli. Restiamo in attesa delle decisioni conseguenti e di una verifica puntuale degli ultimi 10 anni che potrebbero rilevare altre sorprese.
Ci aspettiamo ora un’adeguata opera di controllo da parte del Sindaco Menna, perché ulteriori inerzie sulla questione non potranno che essere interpretate come complicità, anche di questa Giunta, in operazioni consolidate nel tempo e palesemente contrarie agli interessi dei cittadini. E’ doveroso ricordare in questa occasione che gli aumenti della Pulchra si sono susseguiti negli anni ad un ritmo doppio rispetto all'inflazione, senza che gli Amministratori della città si siano mai posti il problema dell’anomala dinamica degli adeguamenti annuali dei compensi, dinamica in netto contrasto con quanto stabilito dal DPR n.158/1999.
Siamo all'ultima spiaggia. Non siamo disposti a tollerare ulteriori disattenzioni, approssimazioni ed inerzie di fronte alle nostre segnalazioni, sempre precise, circostanziate e documentate, relative a gravi irregolarità amministrative perpetrate da troppo tempo a danno dei cittadini.
M5S VASTO