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Cementificio: interviene Alessandra Cappa

Non c’è dubbio che sia la precedente che l’attuale amministrazione non abbiano fatto nulla di concreto per affrontare una situazione che non nasce, oggi, con il cementificio. La difficile convivenza tra una zona industriale ed un’area ambientale

di notevole pregio, anche turistico, è problema annoso della nostra città e rappresenta il vero tema con il quale siamo chiamati a confrontarci.

Partendo, innanzitutto, dalla constatazione che, in primis, l’amministrazione Lapenna - rimasta in carica per dieci anni – ed oggi l’amministrazione Menna, si sono purtroppo distinte per l’assoluta mancanza di iniziative al riguardo.

Ed anzi, l’attuale sindaco, pur avendo conservato per sé la delega  all’Urbanistica, non ha in alcun modo affrontato, a distanza di quasi due anni dal proprio insediamento, il problema vero, cioè quello di decidere quale debba essere il futuro dell’area in questione.

Risulta, infatti, sin troppo facile, oggi, dopo aver governato Vasto per ben dodici anni, affannarsi a “prendere le distanze”, a dichiararsi in “disaccordo” rispetto ad un parere del Dirigente che, quanto al cementificio, non poteva che essere rilasciato, e ciò proprio in ossequio alle norme di Piano vigenti, dagli stessi amministratori mai modificate.

È dunque arrivato il momento di fare un po’ di chiarezza, almeno a livello politico.

È arrivato il momento che le amministrazioni di sinistra decidano se assumersi la responsabilità di dare attuazione a quei proclami politici dal sapore ambientalista che troppo spesso le hanno viste paladine di un ecologismo di facciata.

E così, piuttosto che nascondersi dietro incoerenti prese di distanza, l’Amministrazione Menna dovrebbe oggi rispondere a poche e semplici domande:

Il Sindaco e la sua Giunta hanno o non hanno un progetto di delocalizzazione della zona industriale che dia attuazione ai proclami ambientalisti?

Cosa intendono fare il Sindaco e la sua Giunta per fornire adeguata tutela sia alle esigenze ambientali-turistiche che a quelle economico-industriali?

Sono certi che in una città come Vasto non possa realizzarsi un progetto di legittima convivenza tra bellezze paesaggistiche e settore dell’impresa produttiva?

Come mai, in questi anni, non si è ritenuto di coinvolgere seriamente nella discussione anche gli imprenditori? Come si può anche solo ipotizzare di voler portare avanti un serio progetto di ripensamento di quell’aerea senza coinvolgere tutti i diretti interessati?

Ed ancor prima, l’attuale Amministrazione, dovrebbe rispondere a un’altra semplice domanda: come mai, ad oggi, Menna e la sua Giunta non hanno utilizzato i 2 milioni di euro finanziati dallo Stato in favore del Comune di Vasto, grazie ad un progetto presentato tramite l’Associazione dei Comuni (c.d. Patto Trigno-Sinello) proprio per la riqualificazione della Riserva di Punta Aderci?

Come mai quei finanziamenti giacciono inutilizzati da almeno due anni?

Vasto ed i vastesi non possono più accontentarsi di formali prese di posizione sulla stampa, ma hanno il diritto di sapere in che modo l’Amministrazione Menna intenda utilizzare queste rilevanti risorse e se, in considerazione del notevole lasso di tempo trascorso dal loro stanziamento, l’amministrazione abbia già provveduto ad elaborare un progetto per la loro utilizzazione.

Ed ancora, hanno il diritto di sapere se l’elaborazione del relativo progetto sia stata affidata a terzi soggetti e, in caso affermativo, a chi, e sulla base di quali specifiche competenze.

Nell’attesa di una celere risposta, Unione per Vasto sente il dovere di proporre e sollecitare, fin da subito, la partecipazione, agli sbandierati Tavoli per l’Ambiente – ove, stando alle pubbliche dichiarazioni della maggioranza, vengono trattate tali complesse questioni - di almeno un rappresentante delle minoranze, a rotazione, in quanto nessuno può negare che, su questa fondamentale questione che riguarda la Città, la partecipazione e l’apporto di coloro che rappresentano i Vastesi in Consiglio comunale siano utili e legittime (almeno) quanto quelle delle associazioni ambientaliste, che certamente non sono espressione della cittadinanza.

Alessandra Cappa

Consigliere comunale di Unione per Vasto

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