Vasto e il vastese esclusi dai finanziamenti per l'innovazione tecnologica
VASTO | Il Consigliere comunale e leader de “Il Nuovo Faro”, Ing. Edmondo Laudazi, ha depositato un’interpellanza per chiedere all’Amministrazione comunale di Vasto se intenderà impegnar
si a fare rivedere la decisione assunta dalla Giunta Regionale d’Abruzzo che esclude i Comuni di Vasto, di San Salvo e della vallata del Sangro dall’elenco dei territori delle aree di crisi industriale non complessa ammessi alle agevolazioni per progetti di ricerca, sviluppo ed innovazione tecnologica.
Il Ministero dello Sviluppo Economico, con un decreto del 04 Agosto 2016, fornisce, tra le indicazioni sulla individuazione dei territori ammissibili all’erogazione dei benefici previsti, il limite numerico massimo di popolazione di 604.513 abitanti.
La Giunta Regionale, nel recepimento di tale decreto, ha individuato, con una delibera del 29 Ottobre 2016 su proposta dell’Assessore regionale competente, Dott. Giovanni Lolli, un territorio di 171 comuni abruzzesi, per un totale 604.378 comuni interessati, tra i quali non risultano inseriti i Comuni di Vasto, di San Salvo e della intera vallata del Sangro, sedi della maggior parte della struttura produttiva regionale, ma anche di situazioni di conclamata crisi industriale da fronteggiare.
Il Consigliere comunale Laudazi rileva che “Il Comune di Vasto, in particolare, pur risultando tra i comuni eleggibili per l’inserimento a pieno titolo nei territori ricompresi per l’utilizzo dei benefici per le aree industriali in crisi non complessa, risulta stralciato ed oggetto solo di un risibile riconoscimento di priorità assoluta per futuribili ulteriori fantasiosi investimenti, promessi, ancora una volta, in cambio dello spoglio efferato del territorio che caratterizza l’azione della Giunta Regionale in generale, ed in particolare degli Assessori delegati alle Attività produttive (Lolli), alla Salute (Paolucci) ed all’Agricoltura (Pepe), tutti presenti nella adozione del citato penalizzante atto deliberativo”.
“Tale provvedimento, dannoso, inopportuno, nocivo per l’economia dell’intero basso Abruzzo e del Vastese, blocca ed impedisce l’avvio dei futuri programmi di investimento per il rilancio, per la diversificazione produttiva o/e per il consolidamento della attività delle strutture economiche in crisi e delle imprese del Vastese, confermando - se non modificato – l’inarrestabile declino sociale ed economico, tratteggiato dalla Giunta Regionale che – evidentemente – si propone di trasformare il nostro territorio in una “riserva” ghettizzata, miserevole e priva di servizi produttivi; inoltre, il Comune di Vasto merita una migliore considerazione da parte della Giunta Regionale a cui va ribadita la assoluta indisponibilità a sopportare la continuazione della attività costante di spoglio e di mortificazione che ne caratterizza la attività degli ultimi anni”.